Regione, approvata la finanziaria 2013

19 dicembre 2012 | 10:58
Share0
Regione, approvata la finanziaria 2013

Polverini: “Per la prima volta nella sua storia, il Lazio può destinare una parte della manovra fiscale agli investimenti ed al sociale”

Il Faro on line – La giunta regionale del Lazio ha approvato la Finanziaria regionale per il 2013 che rappresenta la sesta e conclusiva manovra di questa Legislatura, confermando il percorso di risanamento dei conti avviato sin dal suo insediamento. “La drammatica situazione ereditata (25 miliardi di debito ed i due terzi del deficit della sanità di tutta Italia in capo alla nostra regione)è stata affrontata con grande energia – si legge in una nota – bloccando la deriva del disavanzo complessivo di bilancio e riducendo da 1,5 miliardi a 600 milioni quello della sanità: è questa, infatti, la stima sul tendenziale del deficit al terzo trimestre 2012 accertata dagli Advisor del ministero dell’Economia. “Per la prima volta nella sua storia, dunque – ha spiegato il presidente Renata Polverini -, il Lazio può destinare una parte della manovra fiscale agli investimenti ed al sociale e non solo alla copertura del disastroso buco della salute. Gli oneri finanziari lasciati da chi ci ha preceduto, però, pesano ancora come un macigno; il debito con le banche, infatti, vale oltre la metà dei fondi liberi a disposizione della regione tanto che ogni giorno si pagano agli Istituti di credito tre milioni di rimborsi tra capitale ed interessi. Non solo: abbiamo un gravame di circa quattro miliardi relativo alla ‘perenzione’ che, da due anni, per dare certezza ai creditori, copriamo con il bilancio al 70 per cento del totale ed un lascito di mandati emessi e non pagati che, a Marzo 2010, sfiorava i 5 miliardi. A questo si debbono sommare almeno sette successive manovre finanziarie, adottate dai vari governi nazionali negli ultimi due anni, che hanno sottratto alle casse regionali trasferimenti per circa 1,5 miliardi”.

“Ciononostante – si legge ancora nella nota – la giunta Polverini è riuscita a governare senza eccessivi scossoni il piano di rientro del deficit sanitario ed a lasciare sostanzialmente intatte le risorse dei settori più sensibili: dalla casa al sociale, dall’ambiente al lavoro, solo per citare quelli socialmente più rilevanti e sensibili”. “La manovra 2013 rispecchia queste difficoltà ma, come detto, – aggiunge l’assessore regionale al Bilancio, Stefano Cetica – non le riflette in maniera lineare su tutti i settori, continuando a salvaguardare le fasce più deboli della popolazione laziale anche attraverso l’istituzione di “tasse di scopo” che, non incideranno sui redditi delle persone fisiche o delle piccole e medie imprese: è questo, infatti, il senso della nuova tassa sulle emissioni sonore degli aeromobili e di quella relativa alle emissioni di campi elettromagnetici da parte delle antenne di telefonia mobile. Le due imposte di scopo che proponiamo di istituire con questa Finanziaria, sono destinate al miglioramento dell’ambiente e ad interventi importanti per le politiche sociali, settori questi che hanno risentito pesantemente dalle recenti manovre di finanza pubblica. Solo grazie a questi interventi di natura fiscale possiamo mantenere lo stanziamento previsto per il sociale nell’assestamento di bilancio 2012 nonostante i tagli del governo, anzi sarà possibile incrementare le risorse da 190 a oltre 200 milioni”.

In particolare con la finanziaria 2013 si mantengono gli stanziamenti sull’arsenico, i rifiuti, la difesa del suolo e si istituisce, per la prima volta, un Fondo per il sostegno finanziario alle famiglie numerose utilizzando, per il primo anno, le risorse – circa venti milioni di euro – risparmiate con l’election day e, negli anni successivi, gli ingenti risparmi garantiti dal miglioramento del disavanzo della sanità. In questo modo, una famiglia con tre figli a carico ed un reddito inferiore ai cinquanta mila euro avrà diritto, per ogni figlio, ad un contributo pari ad almeno 180 euro anno. Un altro settore particolarmente colpito dai tagli è stato, in questi anni, quello del trasporto; per il Lazio, una tra le pochissime Regioni che aggiungeva risorse proprie, per circa il doppio a quelle previste dai trasferimenti statali, questi tagli hanno rappresentato uno scoglio grandissimo. Attualmente il trasferimento dello Stato è pari a 589 milioni che non coprono la spesa regionale per il settore che, nel 2012, è stata di 867 milioni. Per il 2013 è prevista la copertura dei contratti di servizio di Trenitalia (231 mln), Cotral (233 mln), Ferrovie Ex Concesse-Atac (94 mln) più 32 milioni di Iva; con fondi regionali sarà coperto il contributo al TPL dei Comuni del Lazio intanto con 50 milioni (a fronte dei 70 mln del 2012) e, successivamente, attraverso lo svincolo delle risorse destinate alla copertura del disavanzo della sanità, sarà garantito il contributo a Roma Capitale (188) e i restanti 20 milioni al TPL degli altri Comuni della regione.

In questo modo anche per il 2013 sarà data copertura integrale agli impegni per il trasporto regionale. Altrettanto incisiva è stata l’azione di contenimento della spesa con razionalizzazioni e minori costi che hanno riguardato tutti i settori dell’organizzazione regionale: dal Consiglio regionale (meno 30 milioni) alle spese per la comunicazione della giunta (passate da circa 10 a 5 milioni; oltre 21 milioni in meno, cioè, di quelli sostenuti nel 2010 dalla giunta Montino), alle spese relative ai servizi generali e di gestione (circa 20 milioni) come ad esempio spese per la pubblicazione del bollettino e degli atti regionali, affitti, spese di funzionamento, etc.