Santi: “Per una Fiumicino possibile”

19 dicembre 2012 | 03:24
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Santi: “Per una Fiumicino possibile”

Il candidato di Rifondazione alle primarie del centrosinistra si presenta alla città

Il Faro on line – “Ringraziamo le cittadine ed i cittadini che hanno sostenuto la presentazione di una candidatura della Federazione della Sinistra alle primarie a Sindaco del Centrosinistra e l’avvio di un percorso partecipato per trasformare una città, che ha assunto i contorni di una città mercantile fatta di “non luoghi” (un aeroporto onnivoro di cui si prospetta il raddoppio, uno o forse due porti turistici, un porto commerciale, un interporto, una filiera di centri commerciali, una discarica), in una Fiumicino possibile, una città dei beni comuni, beni naturali e relazionali indisponibili che appartengono all’umanità, una città dell’arte, della cultura e del paesaggio che possa basare il proprio sviluppo culturale, sociale ed economico sul rispetto dell’ambiente, sulla cura e valorizzazione dei paesaggi, della cultura, del turismo culturale, degli itinerari ambientali”. A fare questa lunghissima premessa è Massimiliano Santi, candidato alle primarie del centrosinistra per la corsa a sindaco di Fiumicino.

“Nelle prossime settimane – prosegue – ci saranno i tempi ed i modi per tracciare insieme il profilo di questa città possibile, ma il percorso, significativamente, è partito con la grande manifestazione di sabato scorso contro il raddoppio dell’aeroporto. Una bella giornata che ci fa ritenere sia giunto il momento del cambiamento, della mobilitazione per la moratoria sulle grandi opere (porto turistico e porto commerciale) che crediamo debbano essere ridiscusse nell’ambito di laboratori di urbanistica partecipata, con l’intervento diretto della cittadinanza, dell’affermazione della prospettiva consumo zero del territorio e del principio rifiuti zero, strategie già adottate con successo da molte municipalità, a sostegno di un modello di vita sostenibile in cui centrale sia il rispetto dell’ambiente, del paesaggio, dei beni comuni.

Pensiamo che con l’impegno dello Stato, della Regione e degli Enti Locali, possa essere finalmente istituito, realizzato e completato un parco archeologico e monumentale pubblico lungo l’intero litorale Ostiense e Portuense, che comprenda Ostia antica, i porti di Claudio e Traiano, l’antica città di Portus, l’Isola Sacra, potenzialmente il più grande del Mediterraneo, degno di divenire parte del patrimonio mondiale dell’UNESCO e con grandi potenzialità culturali, turistiche ed occupazionali per l’intero quadrante ovest dell’area metropolitana romana. Un progetto assolutamente strategico per lo sviluppo del litorale romano nel segno della cura della cultura, dell’arte e del paesaggio.

Su una superficie di 213 Kmq, più del 60% del territorio comunale – afferma ancora Santi – mantiene una consolidata vocazione agricola ed uno sviluppo rurale importante su base intensiva, con importanti ricadute sull’occupazione, sull’economia del territorio, sull’ambiente e quindi sulla difesa del paesaggio. Il fondamento di un progetto di rinascita per queste aree consiste proprio nel rilancio dell’agricoltura e delle sue funzioni: territoriale (cura del paesaggio); produttiva (sicurezza degli alimenti, benessere degli animali, qualità e valorizzazione delle risorse naturali e culturali del territorio); sociale (vitalità delle aree rurali, argine allo spopolamento, recupero delle tradizioni): ambientale (biodiversità, smaltimento e riciclo dei rifiuti).

Il cambiamento che immaginiamo per questa Fiumicino possibile passa attraverso le strategie della rete dei Comuni per i beni comuni e le buone pratiche dei Comuni virtuosi, mediante l’ottimale gestione del territorio nella prospettiva “no consumo di suolo” (opzione cementificazione zero, recupero e riqualificazione aree dismesse, progettazione e programmazione del territorio partecipata, bioedilizia, etc) e una corretta gestione dei rifiuti con l’immediata adesione alla strategia Rifiuti Zero, ma soprattutto passa attraverso la partecipazione della cittadinanza alle importanti scelte della città (potenziamento del ruolo dei referendum, anche on-line, delle Consulte, attivazione di riunioni di tavoli interagenti e di assemblee plenarie, calendarizzazione di riunioni di strada, programmazione di sessioni di bilancio partecipativo), una sorta di nuovo Rinascimento del territorio – conclude – nel segno dell’affermazione dei diritti di cittadinanza di chi lo vive (lavoro, ambiente di vita, salute, socialità, cultura).”