Fondi sceglie il “porta a porta”; dall’estate si inizia

20 dicembre 2012 | 03:40
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Fondi sceglie il “porta a porta”; dall’estate si inizia

Ecco l’intervento del sindaco in Consiglio comunale

Il Faro on line – La Seduta Pubblica Straordinaria del Consiglio comunale di Fondi si è aperta, dopo l’approvazione dei verbali della seduta precedente, con la discussione relativa alle linee guida dei servizi di igiene urbana. Il punto è stato adeguatamente introdotto dal Sindaco Salvatore De Meo con un articolato intervento: «Si tratta – ha affermato – di un documento programmatico sulla base del quale il Comune va ad adottare un nuovo sistema di gestione dei servizi di igiene urbana, alla luce anche di un quadro normativo molto articolato che vede tutti i Comuni italiani obbligati a raggiungere percentuali di raccolta differenziata significative, ovvero di arrivare alla quota del 65% entro il 31 Dicembre 2012. Il Comune di Fondi non ha purtroppo raggiunto questa percentuale e nella media dei Comuni del Lazio si attesta al 18-20%. Attualmente la raccolta differenziata è strutturata con il posizionamento di cassonetti su strada, dove vengono conferiti i rifiuti, oltre alla possibilità di recarsi direttamente presso le piattaforme di raccolta, usufruendo di una premialità sulla Tarsu pari a 10 Euro per ogni quintale conferito. Il sistema tuttora in vigore non riesce a consentire il raggiungimento di una elevata percentuale di raccolta differenziata, anche perché un conferimento improprio rischia di vanificare quelli virtuosi. 

I Comuni sono obbligati dalla normativa ad organizzare i servizi di igiene urbana privilegiando quelle metodologie che consentano di raggiungere percentuali che nell’arco di alcuni anni consentano di essere in linea con gli standard nazionali ed europei. Per ribaltare la percentuale troppo bassa di differenziata dobbiamo passare ad un sistema che prevede la raccolta domiciliare. E’, questo, un sistema innovativo che funziona in virtù di una convinta adesione dei cittadini, i quali finora vivono in maniera distaccata la problematica dei rifiuti, che nella sua globalità a livello regionale potrebbe drammaticamente degenerare, come è recentemente accaduto in Campania. Per affrontare adeguatamente la questione rifiuti la Regione Lazio ha istituito un ambito territoriale, non ancora operativo, e di conseguenza i singoli Comuni devono provvedere in proprio all’attivazione del servizio. Dal momento in cui verranno espletate le procedure di gara con l’individuazione del soggetto gestore, in maniera graduale si provvederà alla rimozione sul territorio comunale di qualsiasi cassonetto e alla conseguente distribuzione presso le utenze di un kit necessario alla differenziazione e al conferimento dei rifiuti secondo un calendario prestabilito. I cittadini dovranno attenersi alle procedure perché possano provvedere ad una differenziazione dei rifiuti. Questo elemento di novità rappresenterà un momento di crescita civile di una comunità che molto spesso si è dichiarata propensa ad un maggiore rispetto dell’ambiente, e questo passa attraverso una gestione diversa dei rifiuti e ad un recupero di tutto ciò che è utilizzabile. Nel corso di questi anni abbiamo tenuto numerosissime riunioni, finanche visitando altri Comuni a noi simili per estensione e numero di abitanti dove è applicato il sistema del “porta a porta”, notando il miglioramento della qualità urbana delle città, poiché il nuovo sistema prevede la rimozione delle “batterie” di cassonetti.

 Nell’ambito delle linee guida che oggi discutiamo ed approviamo abbiamo stabilito delle fasi entro cui il nuovo gestore e i cittadini dovranno raggiungere gli obiettivi. Le fasi sono scandite in un arco temporale di cinque anni: nel primo anno è previsto il raggiungimento di una percentuale del 35%, per poi proseguire al 45% nel secondo, al 55% nel terzo, al 60% nel quarto e al 65% nel quinto anno. Ciò avrà un impatto sulla cittadinanza anche in termini economici. Avremmo infatti potuto chiedere al soggetto gestore e alla cittadinanza di raggiungere queste percentuali in soli due anni, ma ciò avrebbe comportato l’obbligo di concentrare in poco tempo una serie di investimenti che in termini di costi si sarebbero riversati in maniera rilevante sull’utenza finale. La raccolta “porta a porta” ha un costo maggiore rispetto all’attuale sistema di raccolta, legato al fatto che sarà il soggetto gestore a recarsi presso le utenze per ritirare i rifiuti secondo il calendario prestabilito. 
L’aumento tariffario è preventivato intorno al 25-30%, ma va sottolineato che il cambiamento porterà all’individuazione di quei soggetti che finora non hanno conformemente dichiarato le proprie superfici, le quali emergeranno con la creazione di una nuova banca dati.

Questa evasione si può stimare anche fino al 15%. Abbattendo l’evasione i costi, seppure aumentati, saranno pertanto ripartiti su una base imponibile più ampia e di conseguenza perverremo ad un ammortamento dei costi sull’intera cittadinanza. Inoltre nella regolamentazione della nuova tassa TARES stiamo verificando come poter rimodulare la ripartizione  dei costi tenendo conto dei nuclei con reddito basso e quelli composti da pochi componenti. Sul passaggio alla differenziata “porta a porta” non è il caso di giungere a strumentali ed inutili allarmismi. Se oggi siamo arrivati a questa scelta è perché riteniamo che si debbano assumere delle scelte importanti, che abbiamo previsto anche nel nostro programma elettorale, anche se potranno risultare impopolari e che cercheremo di spiegare adeguatamente ai cittadini.

Nella definizione delle linee guida sono stati inseriti alcuni elementi importanti, ovvero l’obbligo di inserire nelle procedure di gara specifiche clausole che in base ad un protocollo d’intesa abbiamo convenuto con la Prefettura di Latina per garantire al massimo la trasparenza ed impedire a soggetti legati alla criminalità organizzata di influenzare le procedure. Abbiamo anche voluto specificare determinati criteri di qualità del servizio e l’obbligo del soggetto appaltatore di denunciare qualsiasi tentativo di condizionamento. In merito alla durata del capitolato, si è addivenuti ad una formula che prevede un periodo iniziale di sei anni, a cui si possono agevolmente aggiungere altri tre anni. Attualmente il servizio è impostato su un arco temporale di tre anni più altri due. 

Il mio augurio è che si possano investire tutte le energie per far capire ai cittadini l’importanza del “porta a porta” e che si superino le contrapposizioni politiche, anche perché ho registrato con piacere che buona parte delle forze politiche presenti in Consiglio comunale hanno dimostrato sin dall’inizio di condividere questa impostazione».All’intervento del Sindaco hanno fatto seguito quelli di numerosi Consiglieri comunali. Tra i primi ad intervenire Bruno Fiore, che ha sottolineato come la raccolta differenziata “porta a porta” rappresenti un obbligo di legge, con il rischio di sanzioni per quei Comuni che non dovessero raggiungere gli obiettivi prefissati: «La città di Fondi negli ultimi anni ha visto migliorare significativamente il proprio aspetto, anche se si deve proseguire per pervenire ad una sempre migliore qualità della vita. E la raccolta “porta a porta” è, per raggiungere questo obiettivo, uno dei tasselli importanti. Considero positiva questa scelta, perché anche se richiede un grande impegno e la necessaria partecipazione di cittadini, è quella che permetterà il successo di questo servizio». Il seguito Luigi De Luca ha definito l’applicazione del nuovo sistema «una scelta epocale, che rappresenta anche una scelta di civiltà».

I Consiglieri di maggioranza Vincenzo Refini, Luigi Corina e Claudio Spagnardi hanno definito il passaggio al nuovo sistema di raccolta “porta a porta” «una scelta indispensabile e di responsabilità, oltre ad essere coerente con quanto detto sin dall’inizio ai cittadini nel programma elettorale. Non si possono assumere atteggiamenti demagogici rispetto ad un tema che ci ha visti, noi per primi, attenti a tutte le ripercussioni che il nuovo sistema di raccolta potrà avere sulla cittadinanza. Dobbiamo tutti impegnarci per far capire ai cittadini l’importanza del nuovo sistema».Nel corso della discussione hanno manifestato la propria contrarietà i Consiglieri Giorgio Fiore, Antonio Forte ed Egidio Turchetta, confermata al momento del voto. Essi hanno proposto di soprassedere in merito alla decisione e di rinviarla in un altro periodo.

Nelle conclusioni il Sindaco ha rilevato l’inconsistenza delle considerazioni critiche di alcuni consiglieri di opposizione, dai quali non è pervenuto alcun ragionamento costruttivo, specificando infine che il nuovo sistema andrà in vigore non prima dell’estate 2013. Il punto all’odg è stato approvato con 25 voti favorevoli e 3 contrari.

I successivi undici punti in discussione – relativi ad alienazioni di terreni gravati da uso civico – sono stati introdotti dall’Assessore agli Usi civici Piergiorgio Conti e dal Presidente della Commissione Urbanistica Giulio Cesare Di Manno. L’Assessore Conti ha sottolineato come le richieste di alienazione siano conseguenti alla rimodulazione del decreto Schietroma, approvato dalla Regione Lazio nell’Ottobre u.s.. Ciò consente, in ottemperanza agli impegni assunti dalla maggioranza nel programma di governo, a molti occupatori di terre d’uso civico di procedere alla definitiva sistemazione delle stesse attraverso gli istituti della legittimazione o dell’alienazione. «Nessuna discriminazione – ha affermato Conti – è stata compiuta dall’Amministrazione nei confronti dei cittadini occupatori di terre gravate da uso civico, agendo nel rispetto delle norme nazionali e regionali in materia urbanistica. Il nostro operato era ed è teso a risolvere l’annosa problematica degli usi civici fornendo agli occupatori gli strumenti giuridici per scrollarsi di dosso il fastidioso appellativo di occupatori abusivi o senza titolo di terreni d’uso civico».

A seguito del dibattito si è passati alla votazione e all’approvazione dei punti, molti dei quali all’unanimità dei presenti.Il successivo punto, riguardante il Regolamento per le spese di rappresentanza, è stato illustrato dall’Assessore al Bilancio Vincenzo Capasso, che ha parlato di un «adempimento tecnico discusso in Commissione e in attuazione dei limiti di spesa imposti dal Governo centrale agli Enti locali in materia di spese di rappresentanza». 21 sono stati i voti favorevoli e 2 i contrari.

L’ultimo punto all’odg – quello sul Regolamento comunale di Protezione Civile – è stato illustrato dal Presidente della Commissione LL.PP. Maurizio Cima, che lo ha definito «indispensabile per garantire una migliore organizzazione delle responsabilità in merito alla protezione civile, su cui l’Amministrazione comunale intende impegnarsi ulteriormente nell’ottica di avere una struttura che possa essere corrispondente il più possibile alle esigenze del nostro territorio. Ci auguriamo che anche i cittadini vogliano, alla luce di tale regolamento, aderire con iniziative di volontariato alla costituzione del Gruppo comunale di protezione civile, che ci permetterebbe di attirare finanziamenti necessari ad un potenziamento delle dotazioni necessarie alle attività di protezione civile». Il punto è stato poi approvato all’unanimità.

Al termine dei lavori il Presidente del Consiglio comunale Maria Luigia Marino ha formulato alla Giunta, ai Consiglieri ed ai cittadini di Fondi gli auguri per le festività natalizie.