Il nuovo regolamento edilizio diventa un “caso”

20 dicembre 2012 | 12:20
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Il nuovo regolamento edilizio diventa un “caso”

Si susseguono gli incontri, cresce la tensione. E domani c’è Consiglio…

Il Faro on line – Nel gergo edilizio si chiamano “volumi tecnici”. Sono quelli al centro del nuovo regolamento che il Consiglio comunale dovrebbe votare domani mattina. Sono quei locali nati come lavatoi o per ospitare le caldaie e che alla fine diventano un posto in più da sfruttare per la famiglia che decide di acquistare casa. La Regione ha inviato una nota al Comune chiedendo l’adeguamento del regolamento, il Comune si sta attrezzando.Fin qui tutto bene, se non fosse che la vicenda ha suscitato un vespaio di polemiche. Per un motivo molto semplice: è l’ennesima “prescrizione” che va a colpire un territorio come quello di Fiumicino già bloccato – a livello di edilizia – da esondazioni, gas naturali e altri vincoli paesaggistici e archeologici sparsi un po’ qua e un po’ la. Ecco perché il nuovo regolamento edilizio sta diventando un “caso”.

Il piano regolatore generale risale ormai a tantissima anni fa, con alcune “aggiustatine” risalenti agli anni 2000; tutto superato dallo stesso sviluppo del territorio. E’ ovvio che le regole vanno rispettate, ma Fiumicino ha già dato prova nel 2006 con una delibera di Giunta (proprio a proposito dei vincoli) di saper adattare la norma contemperando le esigenze legislative e quelle del comparto locale. I costruttori dunque chiedono un confronto specifico su questi temi, alla ricerca di una possibile soluzione. Confronto che – a loro detta – si è limitato ad un incontro circa un mese fa, ma non ad una fattiva collaborazione con gli uffici. Di contro, dopo anni di routine, non capiscono perché questa improvvisa accelerata a pochi mesi dal fine mandato. Non è tanto il merito a creare problemi, ma il metodo.

Domani dunque la questione arriverà all’attenzione del Consiglio, ma resta un punto interrogativo. Sarà votato così com’è o si cercherà un dialogo con la categoria, che vuol dire certamente soldi ai costruttori – tanto per essere chiari – ma anche posti di lavoro ed economia  per l’indotto? Ancora poche ore per saperlo…
Angelo Perfetti