“Bisogna migliorare l’accessibilità delle aree archeologiche e promuoverle”

23 dicembre 2012 | 00:55
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“Bisogna migliorare l’accessibilità delle aree archeologiche e promuoverle”

Forte: “Non si tratta solo di un indicatore di civiltà, ma anche di un investimento su un settore che può dare sviluppo”

Il Faro on line – “Giornate come queste possono avere per la disabilità un significato importante, perché sebbene la priorità continui a essere garantire l’assistenza, se vogliamo migliorare concretamente la qualità della vita dei disabili e delle loro famiglie dobbiamo affermare anche il diritto al tempo libero”. Lo ha dichiarato il consigliere regionale Udc Aldo Forte all’incontro ‘Un giorno all’anno tutto l’anno’ organizzato dalla direttrice del comprensorio archeologico di Minturnae insieme alle associazioni di disabili la Cooperativa “La Fonte” di Castelforte, la Comunità “Insieme” di SS. Cosma e Damiano, la Comunità “Maricae” di Marina di Minturno e l’Associazione “Camminare insieme” di Cassino.

“Ecco perché, – ha aggiunto Forte – oltre ad assicurare le risorse per i servizi nonostante i tagli ai trasferimenti statali sul sociale, ho investito sulla realizzazione di una serie di guide sul turismo accessibile, anche in formato mp3 per inno vedenti. Un progetto che ha coinvolto anche il Golfo di Gaeta e Minturno e ha formato gli operatori e gli studenti dell’Istituto alberghiero per accrescere l’offerta turistica rivolta ai disabili. Dobbiamo accrescere maggiormente l’accessibilità delle nostre aree archeologiche come l’antica Minturnae, sebbene cose importanti siano state fatte dalla direttrice Bellini. Non si tratta solo di un indicatore di civiltà, ma anche di un investimento su un settore che può dare sviluppo. Penso ai soggiorni estivi per i disabili finanziati dalla Regione che potrebbero svolgersi qui, anziché in altre zone del nostro Paese. Tutto ciò presuppone. Una rivoluzione di pensiero. Vedere nella disabilità non un peso, ma una risorsa, perché costituisce un mondo che crea servizi, occupazione, cooperazione e lo fa coinvolgendo soprattutto donne e giovani. Tanto che anche nella crisi è stato uno dei pochi settori a crescere in Italia”.

“Il nostro obiettivo – ha dichiarato la direttrice del comprensorio Giovanna Rita Bellini –  deve essere quello di far conoscere i tesori del territorio nel quale viviamo e renderli accessibili. L’arte non può essere per pochi, ma deve tornare a essere uno spazio pubblico al servizio della comunità”.