Letterina a Babbo Natale: dieci regali per il nostro futuro

25 dicembre 2012 | 03:55
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Letterina a Babbo Natale: dieci regali per il nostro futuro

Il 2013 sarà anche l’anno delle elezioni. Comunali, oltre che nazionali, regionali, provinciali. Quale migliore augurio se non quello di riuscire a scegliere bene?!

Nel giorno di Natale, nel fare gli auguri di cuore a tutti i lettori del Faro on line, voglio scrivere due righe a Babbo Natale, chiedendogli un regalo per questa città. Nel 2013 ci sono le elezioni, e quale regalo migliore di un nuovo sindaco che sia in linea con il mondo che cambia, con l’evoluzione della politica? Caro Babbo Natale, ho sempre detto che la politica – così come il giornalismo – deve essere al servizio della collettività. Il concetto di “servizio” non elimina quello di “potere”, anzi lo amplifica: poter fare significa avere una responsabilità doppia nei confronti della gente.

Ciò che manca nel rapporto tra politica e cittadini è prima di tutto… il rapporto stesso. Va recuperata credibilità partendo dal dialogo e dai piccoli gesti che sottintendono grandi idee. Per questo ti chiedo di far capire a chi verrà, che prima ancora della realizzazione di un programma amministrativo (attenzione, bisogna finirla di parlare di programma politico… qui ci si accinge ad amministrare, cioè a far quadrare i conti dando il massimo possibile a chi fa parte della città, né più né meno che in una famiglia) da subito andrebbero messi alcuni paletti di tipo relazionale.

Caro Babbo Natale, puoi fare in modo che nel 2013 il nuovo sindaco metta questi punti nel suo porgramma?
1) Abolizione delle auto blu
2) Pubblicazione on line del programma elettorale, da tenere fissa per tutti gli anni di governo
3) Relazione trimestrale on line sullo stato di avanzamento del programma scelto insieme alla gente (anche segnalando gli eventuali stop che la politica – stavolta il termine è giusto – impone al percorso amministrativo. Così ognuno si assume la propria responsabilità)
4) Cassetti aperti (on line) sulle relazioni che gli Enti superiori (Regione, Arpa, Ardis, ecc.) inviano al Comune. E’ roba di tutti
5) Attivazione di tutte le Commissioni di interfacciamento con il territorio e le associazioni che lo rappresentano
6) Attivazione di figure di interfacciamento (a titolo gratuito) per specifici settori (portualità, volontariato, associazionismo, ecc.) che abbiano il compito di dialogare quotidianamente con il proprio settore e relazionare al Sindaco una volta al mese
7) Le riunione di Commissione devono essere aperte al pubblico
8) I documenti utili per deliberare devono essere forniti ai consiglieri almeno una settimana prima del voto
9) Realizzazione di tutto ciò che sia possibile realizzare a costo zero, anche tramite l’utilizzo di specifici bandi di assegnazione per aree degradate o inutilizzate del Comune
10) Tempi certi per le decisioni. Siamo abituati (vedi la rivoluzione dei sensi unici) a lasciare che le cose si trascinino per sempre. Credo bisogna invertire questa tendenza. Esempio viabilità:  a) annuncio preventivo, b) timing pubblico della sperimentazione: 9 mesi, c) questi mesi vanno utilizzati, calendarizzati, per incontri, relazioni, confronti d) alla fine si deve avere il coraggio di prendere una decisione, che inevitabilmente scontenterà qualcuno, ma almeno sarà presa sulla base di dati certi, conosciuti e discussi con la città. Decidere non vuol dire necessariamente accontentare tutti.
Questo per quanto riguarda il modus operandi. 

Per il programma vero e proprio: va presa una posizione chiara sui grandi temi (rifiuti, aeroporto, porto, ambiente), va re-istituzionalizzata la Protezione Civile,  va eliminato qualche autovelox (non tutti) che più che alla sicurezza serve a fare cassa (ovviamente situazione da studiare) e destinare un giorno a settimana (solo uno) una squadra di 3 vigili urbani al controllo ambientale, da effettuare random sul territorio (cioè con sorteggio la mattina stessa, così da non poter avvertire nessuno). Con multe salate da far scattare per chiunque venga beccato a sporcare (compresi ristoratori, balneari, ecc.). Ovviamente dando la notizia del cambio di mentalità con due settimane di anticipo in modo da non cogliere la gente di sorpresa.

Caro Babbo Natale, so che tu fai regali e non miracoli. Ma, come si dice… regalaci un sogno. E Buon Natale a tutti!
Angelo Perfetti