Halo 4, ha inizio la nuova trilogia targata Xbox 360

26 dicembre 2012 | 00:33
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Halo 4, ha inizio la nuova trilogia targata Xbox 360

Il Faro on line – Il mondo di Halo, videogame sviluppato e nato in esclusiva per l’ammiraglia di casa Microsoft che ha ispirato una saga di ben 8 giochi, oltre dieci libri, una serie a fumetti e diversi cortometraggi sta per aprire una nuova epoca. Quello che nell’arco di 12 anni è diventato un fenomeno di massa per giocatori di tutte le età, continuerà per la sua strada proponendo l’inizio di una nuova trilogia che entrerà di prepotenza nella generazione futura dei videogames. La serie Halo deve il suo successo al denso mondo fantascientifico creato, ma non solo. Le storie raccontate fino ad oggi si poggiano sulle solide basi di un gameplay personale e per certi versi unico.

Parliamo di un FPS a prima vista classico, ma che grazie a diversi accorgimenti propone un’esperienza diversa dalla concorrenza. Nonostante prequel, storie parallele e spin off, il protagonista dei capolavori Bungie è rimasto da parte, in attesa di tornare sulla scena e continuare la serie che ha segnato in maniera indelebile la storia degli shooter in prima persona. La produzione passata nelle sapienti mani di 343 Industries è finalmente pronta per riprendere la storia e l’intreccio narrativo di Halo 4 riparte esattamente dove si era fermato il 3, con John-117 (Master Chief) e Cortana dispersi nello spazio a bordo dell’Aurora Nascente, dopo la distruzione dell’Arca. L’approccio solo apparentemente casuale verso uno strano pianeta (già visto nel finale di Halo 3 se ultimato alla massima difficoltà) costringerà l’Intelligenza Artificiale a risvegliare il mitico Spartan dal placido sonno criogenico in cui era entrato dopo gli eventi di Halo 3. I due si troveranno immediatamente costretti ad affrontare una nuova ed inaspettata minaccia: i Promethean. Si tratta di organismi artificiali programmati a scopo difensivo dai Precursori, antichi abitanti di Requiem – il pianeta in oggetto.

Se sulle prime la loro attivazione apparirà totalmente casuale, andando avanti nella storia si rivelerà l’origine di una minaccia ben più grande, che coinvolgerà non solo i protagonisti ma l’intera Umanità. Giunti in contatto con l’equipaggio dell’Infinity (ammiraglia della flotta UNSC giunta su Requiem seguendo il segnale dell’Aurora Nascente), Master Chief e Cortana potranno finalmente avere un quadro completo della situazione, esponendo quanto scoperto ai superiori e pianificando una soluzione per tornare a casa. Quando John si accorgerà però che la salvezza della Terra richiederà un incredibile atto di sacrificio e coraggio, il conflitto con il pragmatico comandante dell’Infinity sarà inevitabile, portando per la prima volta il protagonista ad agire totalmente in solitaria, senza l’appoggio dei superiori.

Prenderà così il via una vicenda dai toni spesso drammatici, che non si risparmierà nell’esprimere le emozioni di protagonisti e comprimari. Proprio questa carica emotiva appare come una delle più importanti novità introdotte dai 343 Industries nell’ottica di non limitarsi semplicemente a copiare quanto fatto da Bungie. Il team ha infatti spinto tantissimo sulla caratterizzazione dei personaggi, che appare perfetta, a livello delle più imponenti produzioni hollywoodiane. Capitolo dopo capitolo, dunque, Halo 4 si rivelerà inaspettatamente profondo e capace di coinvolgere il giocatore ben al di là delle sparatorie, ben oltre l’esplorazione del pur bellissimo Requiem. Nel corso degli otto capitoli costituenti l’avventura il giocatore entrerà poi nei meandri del rapporto tra John e Cortana, tra l’IA e la sua creatrice, tra Master Chief ed il suo “dovere”, scalfendo appena la superfice ma ottenendo gli strumenti per una personalissima interpretazione di tantissimi risvolti, passati, presenti e futuri.

Insomma la trama di Halo 4 diventa sempre più profonda man mano che lo si gioca, e regala elementi nuovi che faranno comprendere a chi si trova dinanzi lo schermo il lato meno freddo e più umano di Master Chief. Ovviamente la Campagna è solo una parte dell’esperienza complessiva: Halo 4 offre molto altro per chi vuole espandere ulteriormente l’esperienza di gioco. Una novità molto attesa sono le Spartan Ops, missioni episodiche giocabili sia da soli che in cooperativa con un massimo di tre amici che vedranno i giocatori impersonare degli Spartan della Infinity impegnati in varie operazioni sul campo. Ogni episodio è composto da cinque missioni distinte legate da una trama narrata tramite una cut-scene iniziale e vari dialoghi radio durante l’azione; il gioco include il primo episodio mentre gli altri saranno rilasciati settimanalmente ed in forma gratuita, almeno per quel che riguarda la “prima stagione”. L’area “Giochi di guerra” è invece dedicata al gaming competitivo e vede gruppi di Spartan – niente più Elite Covenant, perchè la modalità vuole simulare le sessioni di addestramento a bordo della Infinity – affrontarsi in un gran numero di modalità tra quelle più classiche come Massacro, Re della collina e Cattura la bandiera fino a novità come Regicidio, Flood e Dominio.

Come sempre è presente un gran numero di mappe dalle architetture più diverse e adatte sia alle schermaglie ravvicinate che alle battaglie su spazi ampi a bordo di veicoli, compreso il nuovissimo Mantis (Robot bipede monoposto armato di mitragliatori e missili)che aggiunge un pizzico di pepe in più al mix esplosivo prodotto. Per quanto riguarda il multiplayer i 343 Industries hanno inserito una carrellata di novità che di sicuro porteranno nuova linfa vitale al gameplay: le prestazioni in partita non sono più valutate in termini di kill ma di Punti Esperienza, assegnati sia per le uccisioni ma anche per assistenze, azioni di supporto, raggiungimento di obiettivi e così via. Man mano che vengono accumulati, questi fanno salire di grado lo Spartan che potrà così sbloccare nuove armi, equipaggiamento e personalizzazioni per l’armatura.

Una volta sbloccati, questi elementi andranno però acquistati spendendo degli “Spartan Points”, anch’essi elargiti salendo di livello ma in quantità limitata. Oltre ovviamente ad armi primarie, secondarie e granate, è possibile acquistare anche le abilità armatura, le stesse presenti in Campagna, che danno la possibilità di variare lo stile di gioco: saranno disponibili un jetpack per volare, lo scatto per evitare i colpi nemici, il campo di rigenerazione, la sentinella di autodifesa, lo scudo antiproiettilie, l’invisibilità, il clone ologramma  e il visore prometico che consente per un breve tempo di individuare la posizione dei nemici oltre i muri. Ci sono poi i Pacchetti tattici ed i Potenziamenti di supporto che aumentano determinate abilità come ad esempio la velocità di ricarica dello scudo, il numero di granate trasportabili, la possibilità di scattare senza limiti e così via. Tutti gli oggetti sbloccati possono essere organizzati in gruppi di “Dotazione”, così che all’inizio di ogni partita si potrà scegliere la configurazione ideale per come si vorrà giocare quel match.

Accumulando partite e risultati il proprio soldato arriverà fino al livello cinquanta. Raggiunto tale traguardo si potrà accedere ad una delle più interessanti novità di Halo 4, le specializzazioni: un contenuto End Game che aggiungerà (almeno per ora) dieci livelli extra in una delle classi messe a disposizione. Al momento della prova, sui server risultano caricate solamente Wetwork ed Operator ma, da una ricerca più approfondita, le specializzazioni dovrebbero essere ben otto in totale. Ognuna di esse, oltre a garantire un set armatura peculiare e skin diversificate per le armi, presenterà una o più abilità uniche, da sfruttare a proprio vantaggio in combattimento. Wetwork, ad esempio, non verrà rilevato dai visori di tipo Promethean; Operator otterrà maggior Stamina e Durevolezza per i mezzi guidati. Insomma uno splendido stratagemma che amplifica la longevità a livelli esponenziali.

Tutte le modalità co-op, campagna e competitive possono essere giocate ospitando un massimo di tre amici sulla propria consolle in split-screen per un’esperienza da vivere in 4. In Halo 4 non rimarrano delusi nemmeno i giocatori più creativi, infatti i 343 Industries hanno inserito nuovamente la modalità Fucina per creare nuove varianti delle arene di gioco, arricchita di nuove possibilità come il blocco degli oggetti per evitare di muoverli inavvertitamente e l’aggancio per affiancarli con più facilità e precisione. Torna anche la modalità Cinema in cui vedere il replay dell’ultima partita giocata con la possibilità di scegliere quale giocatore seguire, cambiare angolazioni, scattare foto e registrare filmati da condividere con gli amici e studiare tattiche di gioco. Per quanto riguarda l’aspetto grafico il comparto tecnico è senza dubbio alcuno una delle punte di diamante di Halo 4, tanto in singolo quanto in multiplayer e senza differenziazioni. La modellazione poligonale presenta ora una realizzazione dei volti estremamente convincente, capace di veicolare una carica recitativa fenomenale.

Corporature, armature, veicoli e le strutture presenti negli ambienti di gioco mostrano un upgrade maggiore rispetto a quanto raggiunto dal predecessore Halo Reach. Completamente ridisegnati anche molti degli armamenti i quali presentano un notevole incremento nella definizione e nella quantità di particolari, per non parlare degli elementi animati che contraddistinguono la dotazione Promethan, aspetti che fanno seriamente sospettare che la consolle di casa Microsoft, nonostante i sei anni di età, abbia ancora piccole risorse nascoste. A livello sonoro il titolo dei 343 Industries si difende altrettanto bene, presentando una colonna sonora in parte riscritta, che utilizza il tema classico soltanto in alcuni frangenti topici, quasi sottovoce.

Le musiche, anche senza la carica nostalgica, funzionano molto bene, sottolineando in maniera perfetta i momenti più concitati o drammatici dell’avventura. L’intera avventura di Master Chief poi è doppiata completamente in italiano, quindi questo non farà altro che avvicinare ancora di più i giocatori di ogni età.   

VOTO FINALE: 9,7 

di Nemo 81