Fiumicino, perfezionato il contratto tra Adr e Enac

27 dicembre 2012 | 19:32
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Fiumicino, perfezionato il contratto tra Adr e Enac

Gemina: “Con l’accordo lo scalo si ammodernerà”

Il Faro on line – ”Grazie a questo accordo sicreano le condizioni per l’ammodernamento e l’ampliamento del piu’ importante sistema aeroportuale italiano. Interventi nonpiu’ differibili perche’ la struttura e’ ormai del tutto saturae vetusta”. Cosi’ Gemina sul perfezionamento avvenuto oggidella Convenzione-Contratto di Programma tra Adr e Enac, cheinteressa lo sviluppo dell’aeroporto di Fiumicino.   

”Grazie alla Convenzione-Contratto di Programma – sottolineaGemina – si colma finalmente un vuoto normativo e regolatorioche dura appunto dal 2000, anno della privatizzazione, da quandovenne emessa la delibera Cipe n. 86/2000 che cambio’ le regoletariffarie alla base della medesima privatizzazione, bloccandoleper 12 anni. Gli investimenti previsti nei prossimi dieci anniammontano a 2,5 miliardi, nell’ambito del piano elaborato con ilcontributo del socio internazionale Changi (aeroporto di Singapore) per complessivi 12 miliardi fino al 2044. Conriferimento agli sviluppi previsti nel breve termine – proseguela societa’ – saranno resi disponibili nel periodo 2013-2016elementi infrastrutturali di essenziale importanza con unimpegno finanziario di oltre 1.200 milioni, in significativoincremento rispetto alle previsioni iniziali di piano fissate incirca 900 milioni”.   

Gli investimenti programmati, finanziati interamente concapitali privati, consentiranno di portare l’aeroporto diFiumicino ad una capacita’ di oltre 100 milioni di passeggeri.”L’avvio del piano di investimenti consentira’ inoltre unimpatto occupazionale di 30.000 unita’ nel breve-medio terminefino a raggiungere le 230.000 unita’ nel lungo termine – spiegaancora Gemina – I nuovi posti di lavoro si andranno adaggiungere agli attuali 170.000 del sistema aeroportuale romano,di cui circa 41.000 direttamente su siti aeroportuali. IlContratto di Programma definisce i principi che regolano ladeterminazione delle tariffe per l’intero periodo dellaconcessione (2044) e riduce il gap tariffario rispetto allamedia europea, fino ad oggi superiore del 95%. Le tarifferimarranno comunque tra le piu’ basse d’Europa”.