Pd, l’entusiasmo dei giovani accende la politica di Ardea

2 gennaio 2013 | 20:30
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Pd, l’entusiasmo dei giovani accende la politica di Ardea

Salvatore Abate: “Soddisfazione per i risultati raggiunti durante le Primarie. Significa che qualcosa sta cambiando”

Il Faro on line – Ardea ha premiato alle primarie del Pd, Maria Teresa Petrucci e Aurelio Lo Fazio che rispettivamente sono usciti con 265 e 216 preferenze. Domenica grande movimento degli attivisti del Pd in particolare modo dei giovani tra cui un figlio d’arte, Salvatore Abate che con il suo gruppo ha  superato la soglia delle 265 preferenze in favore della candidata Maria Teresa Petrucci. 
Tanti giovani tutti con l’obiettivo di voler cambiare le sorti di una politica, giovani che ormai stanno prendendo la politica come una missione. Per dovere di cronaca va ricordato come il giovane Salvatore Abate (nella foto) alle primarie portava ancora un’aria di rinnovamento con il candidato Matteo Renzi raggiungendo oltre 400 preferenze. Un impegno quello dei giovani del centrosinistra in particolare del Pd che sta preoccupando non poco i colleghi degli altri schieramenti  per l’attivismo e l’impegno che hanno profuso nell’ultima campagna elettorale.  Maria Teresa Petrucci  un giovane architetto di Genzano è anch’essa promotrice di un comitato pro Renzi. Aurelio Lo Fazio molto conosciuto nel litorale per i innumerevoli  incarichi politici: assessore all’agricoltura pesca e caccia della provincia di Roma, ex consigliere provinciale e comunale per il comune di Anzio… incarichi che ha sempre portato a compimento con lodevole attivismo  nell’interesse dei cittadini, Lo Fazio resta nel Pd di Ardea il politico più stimato per il suo comportamento umano. “Ringrazio tutti coloro che hanno deciso di condividere una candidatura nuova come quella di Maria Teresa – spiega Salvatore Abate – che è stata la più votata nel territorio, allo stesso tempo ringrazio quanti hanno scelto un vecchio amico come Lo Fazio. Si tratta di un risultato che ci dà una grande speranza per il nostro futuro politico”. 
Luigi Centore