Arsenico, la mancata potabilità delle acque è stata all’attenzione della Regione

4 gennaio 2013 | 19:45
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Arsenico, la mancata potabilità delle acque è stata all’attenzione della Regione

I lavori sono in corso di esecuzione e sono stati già ultimati per il 40%, i restanti 19 potabilizzatori entreranno in funzione entro il 30 aprile 2013

Il Faro on line – La mancata potabilità delle acque che interessa comuni nelle province di Roma, Viterbo e Latina, è stata immediatamente all’attenzione della Giunta Polverini sin dal proprio insediamento. Il Ministro Balduzzi conosce bene gli innumerevoli incontri ed il lavoro enorme fatto da questa Giunta, accelerando i tempi e trovando le ingenti risorse finanziarie senza alcuna partecipazione agli investimenti da parte del Governo. Occorre inoltre puntualizzare come si tratti di una situazione di emergenza venutasi a creare a causa del mancato intervento  nei cinque anni precedenti a questa amministrazione in cui la problematica non è stata affrontata, se non attraverso il ricorso a deroghe che hanno di fatto eluso e rinviato, in modo irresponsabile, la soluzione del problema. Lo comunica una nota della Regione Lazio.

La Giunta Polverini, a fronte di tutto ciò, ha predisposto un piano per risolvere l’emergenza arsenico, avviando tutte le procedure necessarie, in sinergia con gli enti interessati e mettendo a disposizione le risorse finanziarie necessarie agli interventi per la potabilizzazione dell’acqua. Dopo cinque anni di assoluta indifferenza rispetto al problema dell’arsenico, questa amministrazione con il sostegno utile e fattivo del ministro Balduzzi si è fatta carico di una soluzione strutturale  come richiesto dall’Europa che da dieci anni segnala l’esistenza di questa problematica. Per quanto riguarda la provincia di Viterbo – prosegue la nota – il territorio maggiormente interessato, per gli interventi di prima fase, relativi alle zone con  livelli di arsenico superiori ai 20 microgrammi/litro, la Regione ha assicurato la completa copertura con fondi regionali, per circa 12 milioni di euro al fine di realizzare 33 potabilizzatori in 16 comuni.

I lavori sono in corso di esecuzione e sono stati già ultimati per il 40%, pari a 14 potabilizzatori, mentre i restanti 19 potabilizzatori entreranno in funzione entro il 30 aprile 2013. Per gli interventi relativi alla fase 2, nelle zone dove i livelli di arsenico sono compresi tra i 10 e i 20 microgrammi/litro, la Regione Lazio ha  garantito fondi per  24 milioni di euro. Per gli  interventi di II fase, complessivamente  di 49 potabilizzatori in 35 Comuni, si è conclusa la conferenza dei servizi per l’approvazione dei progetti. Per i Comuni aderenti al Gestore unico dell’ATO1 – Talete SpA – la struttura commissariale per l’emergenza arsenico provvederà direttamente all’appalto delle opere (27 potabilizzatori per 19 comuni).

La gara  è stata già bandita e il 20 febbraio 2013 è prevista l’apertura delle offerte pervenute: l’aggiudicazione è prevista per la prima metà del mese di marzo 2013. Per i Comuni non aderenti al Gestore unico dell’ATO1, che hanno deciso di procedere autonomamente con proprio progetto, è stato assicurato e confermato il finanziamento a copertura della spesa (22 potabilizzatori per 16 Comuni). Gli interventi di questi ultimi, già provvisti di progetto esecutivo e disponibilità delle aree, sono stati già avviati. Circa la fase attuale – conclude la nota – il piano di intervento è stato attivato considerando che la gestione dello stesso e la comunicazione e informazione ai cittadini ovviamente spettano ai singoli comuni e agli enti gestori del servizio idrico. Si tratta di un piano frutto di un lavoro costante che ha colmato in poco più di un anno e mezzo l’azione programmatica lacunosa dei cinque anni della precedente amministrazione.