Mondadori Printing di Pomezia, Prc con i dipendenti

Il Faro on line – “Esprimo la più totale solidarietà ai lavoratori della Mondadori Printing di Pomezia, del gruppo Pozzoni, in stato di agitazione da giorni a causa di quello che possiamo definire un vero attacco ai diritti dei lavoratori. La proprietà, infatti, ha imposto loro il taglio degli stipendi come unica condizione per scongiurare il blocco delle attività. Si tratta di una richiesta inaccettabile perché, come più volte hanno affermato anche i sindacati, prescinde da quanto previsto dal Ccnl e da ogni principio costituzionale. Ci uniamo al coro dei lavoratori, della Rsu e della Cgil, nel dire no a questo ricatto e no alla chiusura dello stabilimento che metterebbe a rischio ben 40 posti di lavoro. Invitiamo per questo il presidente del consiglio Abbruzzese, l’assessore regionale al Lavoro e la stessa Polverini a mettere in campo ogni azione volta a scongiurare l’ennesima chiusura, nel Lazio, di una realtà importante per l’economia stessa della regione e a porre conseguentemente un freno alla drammatica crescita dei livelli di disoccupazione”. E’ quanto afferma Ivano Peduzzi consigliere di Rifondazione Comunista alla Regione Lazio. 

Ricordiamo la storia: I 40 dipendenti della Mondadori Printing – azienda di Pomezia che nell’ottobre 2008 è stata ceduta dal gruppo Arnoldo Mondadori Editori di proprietà della famiglia Berlusconi al Gruppo Pozzoni di Bergamo – già più che dimezzati nel corso del tempo e già vittime di tagli di reparti e ampliamenti di mansioni, hanno rifiutato la proposta di cancellazione dei premi di produzione, dell’aggiunta di turnazioni e di diminuzione del personale addetto ai macchinari ed ora l’azienda vuole tagliare del 30% il loro stipendio. In assenza di questa soluzione lo stabilimento di Pomezia non potrà sopravvivere. Il 7 gennaio è previsto un incontro con la dirigenza della Mondadori Printing per dare concrete risposte ai dipendenti.