Frosinone, riunione con i sindaci su decreto Clini

9 gennaio 2013 | 17:19
Share0
Frosinone, riunione con i sindaci su decreto Clini

Il Faro on line – Si è tenuta questa mattina presso il Salone di Rappresentanza della Provincia di Frosinone, la riunione dei Sindaci della provincia, dei Parlamentari e dei Consiglieri Regionali eletti nel territorio e dei responsabili dei siti di trattamento dei rifiuti esistenti nella Provincia di Frosinone convocata dal Presidente della Provincia, Antonello Iannarilli. Scopo della riunione era discutere sul decreto Clini sullo smistamento dei rifiuti di Roma che prevede l’arrivo negli impianti ciociari di una grande quantità di rifiuti che la Capitale non può più ospitare. Numerosi i presenti. Il Presidente della Provincia di Frosinone, Iannarilli, ha introdotto i lavori sottolineando quale sia la situazione allo stato attuale, dunque la sostanziale impossibilità di accettare i dettami del decreto così come è stato proposto dal Ministrro dell’Ambiente Clini. Presente alla riunione anche il Presidente della SAF (Società Ambiente Frosinone) che ha sottolineato come, tecnicamente, l’attuazione del decreto Clini risulti allo stato dei fatti molto problematica se non impossibile.

L’Assemblea, dopo un notevole confronto e scambio di riflessioni ha prodotto il seguente documento

Nella riunione di oggi, convocata per affrontare il delicato problema della gestione dei rifiuti correlata alla situazione di criticità ambientale della Provincia di Roma ed in particolare di Roma Capitale, Stato Città del Vaticano, Comune di Fiumicino e Comune di Ciampino, di cui al Decreto in oggetto, che prevede il trattamento del rifiuto indifferenziato in esubero provenienti dagli enti sopracitati negli impianti del territorio delle altre province della Regione Lazio, i Sindaci della provincia di Frosinone: Contestano il carattere di criticità del ciclo dei rifiuti di Roma e ribadiscono la volontà di mantenere gli A.T.O. a livello provinciale.

In merito al Decreto di che trattasi, osservano quanto segue: 1) Il Decreto Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare n. 1 del 3.01.2013 risulta carente di una approfondita analisi dello stato e delle capacità attuali degli impianti deputati al trattamento del rifiuto solido urbano indifferenziato. 2) Il Decreto non indica dove conferire le aliquote derivanti dal suddetto trattamento. 3) Nel documento ministeriale non sono specificati i tempi di durata dello stato di criticità. 4) I dati riportati negli allegati del suddetto decreto sono risalenti al 2010 e quindi non attuali. 5) Il Decreto non definisce la filiera del trattamento dei rifiuti stante il fatto che gli impianti deputati al trattamento non possono fare stoccaggio provvisorio del materiale. 6) Il decreto non specifica a chi saranno attribuiti i costi del trattamento dei rifiuti. 7) Il decreto non contempla la valutazione dell’impatto socio-sanitari cui verrebbe sottoposto il territorio della provincia di Frosinone con la sua attuazione.

Tutto ciò premesso, ribadiscono la loro totale contrarietà alla attuazione del decreto così come formulato, nel timore che in mancanza di una compiuta pianificazione delle attività connesse all’attuazione del decreto, possa a breve verificarsi una situazione di emergenza anche nella provincia di Frosinone, stante che dispone di una sola discarica dimensionata per il territorio della stessa e certamente non paragonabile alla estensione e popolazione della provincia di Roma. Chiedono, altresì, al Presidente della SAF spa di convocare in via d’urgenza, l’assemblea dei soci della SAF spa, al fine di formalizzare le determinazioni degli organi societari. Chiedono, infine, un immediato incontro con il Ministro Clini e con il Commissario Prefetto Sottile.