Sanità, allarme a Roma per il servizio ambulanze

9 gennaio 2013 | 16:30
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Sanità, allarme a Roma per il servizio ambulanze

Il Faro on line – Troppe ambulanze bloccate negli ospedali di Roma, a causa dell’improprio utilizzo delle barelle di trasporto per sistemare in corsia i malati trasportati, alla luce della carenza di posti letto: a rischio i soccorsi d’urgenza nella Capitale. E’ l’allarme lanciato dal direttore dell’Ares 118 di Roma, Livio De Angelis, che ha scritto questa mattina una lettera indirizzata ai responsabili dei pronto soccorso e per conoscenza a sindaco, presidente della Regione, prefetto. Nella lettera si avverte come in queste ore si registra un elevato numero di richieste di soccorso, e contemporaneamente “molte ambulanze non riescono a tornare alla base a causa del fatto che la barella è trattenuta dal personale sanitario”, per ovviare alla carenza di posti letto. Questo “crea un rischio potenziale per il cittadino utente”. Alle 12.45, secondo la lettera, sono 23 le ambulanze bloccate sulle circa 80 complessive. De Angelis “sollecita lo sblocco della situazione” per risolvere “questa gravissima problematica”.

“Con il blocco delle ambulanze dei pronti soccorso – ha dichiarato il consigliere regionale di Italia dei Valori Giulia Rodano – si ripete, in queste ore, un dramma che cittadini e lavoratori del 118 conoscono purtroppo molto bene. Quest’anno l’emergenza, già di per sé incredibile per un Paese civile, è aggravata dall’azione dissennata dei nuovi tagli alla sanità pubblica, e soprattutto dal fatto che da anni si toglie senza mai sostituire. E’ il momento di far parlare tutti, sul futuro del sistema sanitario del Lazio, a partire dai cittadini e dagli operatori, che in questi anni sono quelli che hanno avuto meno voce in capitolo. E questo è un banco di prova per chiunque si candidi nel Lazio”. “Occorrerebbe ricominciare a investire su servizi fondamentali, come l’emergenza” ha continuato Rodano. “Occorrerebbe combattere l’eccesso di ricovero per acuti e cronici nel Lazio, figlio di una sanità condizionata da troppi interessi particolari, a partire dai ‘padroni’ dei posti letto, dagli intoccabili della sanità privata”.

“Soprattutto” prosegue “bisogna finalmente attivare, a livello territoriale e non ospedaliero, quel processo di presa in carico del paziente e di continuità dell’assistenza di cui tutti chiacchierano da anni, ma su cui nessuno ha fatto una proposta concreta o investimenti di risorse umane e finanziarie sufficienti”. “Il nuovo commissario straordinario Palumbo dovrebbe cominciare da subito ad assumere quelle misure d’urgenza necessarie a rendere il 118 in condizione di funzionare” ha concluso Rodano. “Anche perché, al di là di riunioni rituali convocate a emergenza già esplosa, come al solito la dimissionaria Presidente Polverini sembra essere presa soltanto dalle nomine della sanità pubblica, non dalla sua funzionalità”. Il ministro della Salute, Renato Balduzzi, ha chiesto una relazione urgente al 118 di Roma per acquisire informazioni dopo l’allarme lanciato dal direttore del 118 Livio De Angelis sulla situazione dei soccorsi alla luce delle tante ambulanze bloccate negli ospedali.