“Senza maggioranza certa, il rischio è il voto di scambio”

12 gennaio 2013 | 19:14
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“Senza maggioranza certa, il rischio è il voto di scambio”

Duro documento firmato da Idv (Lupo – Barone – De Lorenzi) e Forza Pomezia (Cimadon – Valle)

Il Faro on line – A seguito delle dichiarazioni apprese dagli organi di stampa, in cui i partiti di appoggio della coalizione del Sindaco De Fusco (PD, Forza Pomezia e PSI), invitavano quest’ultimo a ritirare le dimissioni e a proseguire nello svolgimento del proprio cammino amministrativo, pur privo della maggioranza prevista dalla legge per il governo cittadino, i consiglieri comunali, eletti nella maggioranza (IDV – Lupo – Barone – De Lorenzi; Forza Pomezia – Cimadon – Valle), hanno ritenuto di inviare un comunicato stampa ufficiale.

“Considerato che una maggioranza non può ritenersi tale con un numero di consiglieri inferiore alle tredici unità – scrivono – e che non può esserci su tutti i problemi un voto in Consiglio Comunale che appare un voto di scambio, con forte rammarico e per rispetto dei cittadini tutti, se ciò dovesse avverarsi, gli stessi si vedono costretti a raccogliere le firme per ripristinare le regole democratiche e di legge.Inoltre, tale metodologia appare come un chiaro attaccamento alla poltrona e, questo sì, un’occupazione del potere e degli atti amministrativi con una coalizione minoritaria rispetto al Consiglio Comunale.

Stupisce che il PD, forza di maggioranza relativa da sempre attenta e corretta nelle forme istituzionali, viste anche le proprie vicende interne vissute negli ultimi periodi, si presti ad appoggiare il Sindaco ed invitarlo al ritiro delle dimissioni senza avere una maggioranza consiliare; ciò potrebbe apparire ancor più come una forzatura, tesa più a risolvere problemi personali e di potere, che politico-istituzionali.

Infine – concludono – è doveroso aggiungere e ricordare ai predetti partiti che i suddetti consiglieri non hanno mai richiesto nulla a chicchessia anzi, si ricorderà bene che dal mese di ottobre del 2012 l’IDV ha fatto dimettere i propri assessori dalla Giunta Municipale, in polemica con la politica amministrativa adottata e non concordata collegialmente all’interno della coalizione.