La Lazio non si può più nascondere

13 gennaio 2013 | 18:04
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La Lazio non si può più nascondere

Il Faro on line – La Lazio non si può più nascondere. Gioca male, si fa ingabbiare dai bergamaschi per oltre 50 minuti, ma vince. Il merito dei biancocelesti è di crederci fino all’ultimo e di avere una nuova mentalità, quella del suo allenatore. Per Pectovich è sempre importante attaccare per l’unico risultato possibile: la vittoria. Il primo tempo è solo noia, con le due formazioni che si annullano reciprocamente e con  la Lazio che non spinge come dovrebbe. Ma il mister serbo capisce subito che le cose devono cambiare e passa al suo amato 3-5-2 con Konko sulla linea di metà campo e Mauri vicino a Klose. E per dare forza alla sua mossa ad inizio ripresa mette dentro Cana per uno spento Lulic e Floccari al posto di Candreva. E il risultato è quello atteso. Al 63’ sugli sviluppi di un corner Cana va più alto di tutti e di testa indirizza in porta ma sulla linea Carmona salva tutto.

Neanche tre minuti e i romani passano. Radu entra in area e dal fondo mette una palla tesa che Brivio nel tentativo di sventare il pericolo manda sulla traversa e sulla ribattuta Floccari segna, complice un controllo di mano che sia l’arbitro che il giudice di porta valutano involontario. A nulla servono le proteste orobiche,anzi il nervosismo in campo  sale e se ne avvantaggia la Lazio. Al 78’ Mauri lancia lungo per Klose che si inserisce in area e Brivio nel tentativo di anticipare il tedesco gira di testa nella sua porta sorprendendo Consigli. A nulla servono i tardivi  cambi di Colantuono e i suoi perdono anche la testa con diversi gialli. A farne le spese è Carmona che ne prende due in pochi minuti e lascia la squadra in dieci. L’ultimo brivido lo regala Hernanes con una magistrale punizione a giro dai trenta mentri che si stampa sulla parte bassa della traversa a portiere battuto. Il migliore in campo Konko che ha spinto per tutto l’incontro e si è adattato al ruolo di esterno altro dando la spinta per l’assalto al fortino degli ospiti.

Sabato ci sarà la trasferta di  Palermo, con i padroni di casa  che navigano  nelle parti pericolose della classifica, ma l’ulteriore rallentamento della Juve non può permettere alcuna distrazione. Il distacco dalla vetta è di soli tre punti e, mai come questa volta, la formazione biancoceleste ha il dovere di tentare di arrivare fino alla fine. 
Alessandro Brandi