Il “Parco Sportivo” condanna l’Idroscalo alla morte

14 gennaio 2013 | 03:54
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Il “Parco Sportivo” condanna l’Idroscalo alla morte

Nuove costruzioni, esondazione, argine, ripartitore a Capo 2 Rami: la Comunità Foce Tevere alza la voce

Il Faro on line – E’  ormai pubblica la notizia dell’approvazione in giunta capitolina del progetto “Parco Sportivo”, definito “parte integrante del Programma di Riqualificazione Urbana denominato “Ostia Ponente” (art. 2 comma 2 legge 179/97)”, portato in giunta dall’Assessore all’Urbanistica Marco Corsini. L’opera viene addirittura qualificata a “carattere d’urgenza” e prevede anche la realizzazione di un argine a difesa del Tevere “finalizzato alla protezione dell’edificato per oltre 60.000 abitanti”, dal rischio di esondazione: un fenomeno che con frequenza colpisce la limitrofa foce dell’Idroscalo”. 

“Premesso che la foce, dove risiede l’abitato dell’Idroscalo di Ostia con le sue 500 famiglie, non c’entra niente con l’area a rischio idrogeologico R4 di Ostia (presente anche a Fiumicino, ndr) – afferma un comunicato della Comunità Foce tevere a firma di Manuela Fuso – che per altro non si è mai allagata per l’esondazione del Tevere, e che nel progetto visionato in Commissione Urbanistica i tecnici invitati non hanno saputo nemmeno rispondere alla domande tecniche sul progetto dell’argine, chiedo di conoscere, a nome della Comunità Foce del Tevere, perché sia stata approvata questa delibera che non ha tenuto conto di quanto è stato sollevato e messo a verbale nella Commissione Urbanistica tenutasi proprio per discutere del progetto.

Ancora una volta – prosegue la nota – questa amministrazione capitolina cala dall’alto l’ennesima opera fintamente pubblica per favorire interessi privati e staccare cedole elettorali, a partire da quello dei parcheggi interrati (che non si potrebbero costruire in assenza dell’argine), fino alla concessione del titolo di abitabilità a edifici che oggi non ne hanno i requisiti, mentre se ne infischia delle 500 famiglie che abitano all’Idroscalo e che con questa opera verranno fortemente danneggiate e messe in pericolo. 

Chiediamo dunque che l’amministrazione municipale ed in particolare i consiglieri che in Commissione Urbanistica hanno sollevato fortissime perplessità su questo progetto di prendere in mano la situazione nelle sedi opportune. Non siamo contrari – dice ancora la Fuso – al “Parco Sportivo”, ma non può sorgere a danno della pubblica incolumità dell’abitato dell’Idroscalo di Ostia. Assieme ad altre associazioni stiamo valutando di denunciare l’Autorità del Bacino del Tevere per omissione di atti d’ufficio in relazione alla mancata realizzazione del Partitore di Capo 2 Rami così come l’Assessore all’Urbanistica Corsini in relazione dello scolmatore idraulico legato al Porto di Ostia”.