Lorenzatti: “Il centrodestra ha sprofondato i cittadini in un incubo”

16 gennaio 2013 | 18:15
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Lorenzatti: “Il centrodestra ha sprofondato i cittadini in un incubo”

Sel: “Degrado ambientale, insicurezza sociale, servizi al collasso, cemento che invade spiagge”

Il Faro on line – “I cittadini del XIII Municipio sono tutti prigionieri di un incubo, quello del degrado e dell’incapacità, di cui è responsabile l’intera classe politica del centro destra e di chi è stato con loro solidale, che ha messo in campo il peggior governo che il territorio abbia mai avuto. Un incubo sociale, culturale, ambientale, economico, che invade la città, il mare e la campagna come uno smog tossico, dove sopravvivono soltanto i furbi e i malviventi”. Lo afferma Sandro Lorenzatti, Coordinatore SEL XIII Municipio.

“Ancora oggi- dice -, senza nemmeno più una maggioranza, occupano posizioni politiche e amministrative senza che nessuno se ne accorga, almeno finché non si evidenziano i danni prodotti dalle loro rare decisioni.

Il XIII è stato nuovamente precipitato dal centro destra nell’incubo di apparire all’esterno come una periferia degradata, lontana dalla città e senza anima propria, che non sia quella della speculazione di pochi a danno di molti.

Degrado ambientale, insicurezza sociale, servizi al collasso, cemento che invade spiagge, campagne, aree verdi e protette, senza freni né inibizioni. I cittadini potranno alle prossime elezioni porre la parola fine a questo scempio della politica, innanzi tutto sfiduciando tutti quelli che ne sono stati protagonisti e che magari tenteranno di ripresentarsi o riciclarsi sotto mentite spoglie, o dando la colpa ad altri.

Nei prossimi mesi SEL XIII si impegnerà sempre dio più, con tutte le sue forze, per promuovere e rendere possibile questo cambiamento radicale, che dovrà essere innanzi tutto sociale e culturale. Lo faremo non solo, e non tanto, comunicando i nostri progetti, ma soprattutto cercando di restituire fiducia ai cittadini e alla loro immensa possibilità di cambiare le cose attraverso la partecipazione e l’azione diretta. La politica è uno strumento di partecipazione, non di potere o di interesse, se lo diventa deve essere chiamata con un altro nome: associazione a delinquere”.