Piano d’intervento di Paglian Casale, le obiezioni di Sel

23 gennaio 2013 | 03:22
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Piano d’intervento di Paglian Casale, le obiezioni di Sel

Antonio Di Lisa: “Abbiamo denunciato la contraddizione ed il grave danno ambientale per l’approvazione di un Piano ad altissimo indice di impatto”

Il Faro on line – Il 7 gennaio scorso, presso la sala consiliare del Municipio XII, si è svolta l’assemblea partecipativa del Piano d’intervento urbanistico di Paglian Casale, alla presenza del Dirigente dell’U.O.T., dei progettisti, di numerosi cittadini e rappresentanti delle associazioni, del comitato di quartiere nonché una delegazione di Sinistra Ecologia Libertà di Pomezia.  Il Piano verrà realizzato al confine amministrativo di 3 comuni (Roma, Pomezia e Albano Laziale) esattamente tra la Via Ardeatina, la S.P. Albano – Torvaianica e la linea ferroviaria Roma-Formia nella località nota come Paglian Casale prossima a Santa Palomba. 

Tutti gli interventi che si sono succeduti nell’incontro hanno manifestato, sotto diversi aspetti, una netta contrarietà al progetto nel suo complesso, nonostante esso abbia ricevuto il parere favorevole da parte degli enti competenti per i numerosi vincoli paesaggistici e archeologici esistenti. Sono state sollevate critiche, innanzitutto, sulle modalità con le quali è stato attuato da parte del Municipio XII il processo partecipativo. L’obiettivo di tale processo, nello spirito della Legge, avrebbe dovuto fornire alla cittadinanza, alle associazioni e organizzazioni uno strumento reale di intervento sul Piano, attraverso la raccolta di proposte, suggerimenti e condivisione di istanze. Esso invece è stato presentato senza alcuna possibilità di modifica delle decisioni di progetto, estromettendo difatti l’interlocuzione oggettiva con il territorio.

“SEL ha denunciato la contraddizione ed il grave danno ambientale – afferma Antonio Di Lisa, Responsabile Urbanistica, Territorio e Ambiente dei circoli SEL di Pomezia nonché candidato alla Camera dei Deputati con Sinistra Ecologia Libertà – per l’approvazione di un Piano ad altissimo indice di impatto (87 ettari di superficie, oltre 900 mila metri cubi di edificazione e 6500 abitanti) in un’area di grandissimo valore paesaggistico, archeologico e storico. Una lottizzazione edilizia proposta come rispettosa del contesto paesaggistico e territoriale ed “ispirata ad un borgo” nel quale gli edifici sono alti ben 7 piani.   

La zona è inserita nel magnifico paesaggio della campagna romana, confinante con l’area della Riserva Naturale di Decima Malafede, poco distante dall’area del Santuario di Tor Tignosa e del sito evocato da Virgilio nel settimo libro dell’Eneide nel quale il re Latino “si rivolge agli oracoli di Fauno, il padre profetico, e consulta i divini boschi sotto l’alta Albunea, massima tra le selve, che risuona dal sacro fonte ed esala violenti vapori mefitici”.

 Trattasi delle aree note come Solfatara o Quarto della Zolforatella, distanti meno di 1 km da Paglian Casale, per le quali, soltanto sei mesi fa, è stata scongiurata l’ipotesi di doverci realizzare la discarica sostitutiva di Malagrotta. Grazie alla mobilitazione della popolazione, ma soprattutto grazie alla relazione tecnica redatta da SEL Pomezia di gravissimi rischi sotto l’aspetto dell’inquinamento ambientale in un’area esalativa vulcanica e geologicamente sensibile, di  per sé estremamente rischiosa per qualsiasi attività umana.  

SEL denuncia inoltre la palese contraddizione da parte del Presidente del Municipio XII per aver utilizzato, sei mesi fa a capo del Comitato, tali argomentazioni di rischio ambientale per opporsi alla realizzazione della discarica e contemporaneamente ignorarli in questo momento dell’approvazione del Piano di Paglian Casale. La contraddizione viene confermata anche dal documento che lo stesso Consiglio del Municipio XII ha approvato nell’o.d.g. n. 2/10 della seduta di Consiglio del 4/02/2010 in materia di rischio per la popolazione per la presenza di ingenti quantità di gas radioattivo (radon) nell’area interessata al Piano.

Ulteriori elementi di incompatibilità con il territorio vengono sollevati per quanto riguarda l’estrema vicinanza di una vasta area industriale, nel territorio di Pomezia,  con la presenza di ben 4 aziende a rischio di incidente rilevante ai sensi del D.Lvo n. 238 del 21 Settembre 2005.
Proprio per le ricadute multiple con i territori vicini (presenza di un grande polo industriale, rete infrastrutturale di interporto e di altri settori di interscambio) l’approvazione del Piano necessitava di un tavolo di confronto ampio per verificare efficacemente l’integrazione nell’area di un sito residenziale di grandi proporzioni.

L’inserimento di un Piano urbanistico residenziale, come quello di Paglian Casale, avrà ricadute pesantissime sulla viabilità ordinaria attuale già pesantemente compromessa nel collegamento da e per Roma, sia del traffico veicolare merci sia di quello pendolare. La rete ferroviaria esistente (Roma-Formia) è insufficiente e non idonea per ipotizzare soluzioni alternative alla mobilità della zona. La stessa proposta di voler realizzare una specifica fermata nel polo abitativo in esame è priva di qualsiasi garanzia di copertura finanziaria da parte dell’Ente ferrovie.Tutto questo è paradossale se si pensa che il mercato immobiliare è praticamente fermo e con una crisi economica che cancella ogni giorno posti di lavoro.