Zona S1-E, al via gli incontri pubblici per il piano particolareggiato

23 gennaio 2013 | 16:30
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Zona S1-E, al via gli incontri pubblici per il piano particolareggiato

Appuntamenti nei quartieri di Piscina Cardillo, Tre Cancelli e Cadolino. Chiavetta: “Definite le aree per futuri spazi di aggregazione”

Il Faro on line – E’ stato organizzato un calendario di incontri pubblici per spiegare il piano particolareggiato della zona S1-E, uno strumento urbanistico che interessa i quartieri di Piscina Cardillo, Tre Cancelli e Cadolino. Il piano particolareggiato è stato approvato dalla Giunta Comunale nello scorso mese di dicembre: il piano determina un indice di fabbricabilità comprensoriale di 0,40 metri cubi per metro quadrato di superficie e fa seguito alla Variante allo Strumento Generale per le zone S1 approvata con la deliberazione di Giunta Regionale n. 647 del 12 febbraio 1985.
Gli incontri si terranno nei seguenti giorni:
martedì 29 gennaio ore 17,00, quartiere Piscina Cardillo, presso ristorante Grappolo d’Oro in via Nettuno-Velletri 77;mercoledì 30 gennaio ore 17,00, quartiere Cadolino, presso Club Falconi A.S.D. in via Cadolino 2; giovedì 31 gennaio ore 17,00, quartiere Tre Cancelli, presso il ristorante Il Capannone in via Piscina-Tre Cancelli. 
“Abbiamo ritenuto importante organizzare alcuni incontri pubblici per illustrare ai cittadini gli effetti dell’approvazione del piano particolareggiato– spiega l’Assessore all’Urbanistica Giuseppe Combi – spiegheremo come il piano tuteli i proprietari dei lotti in quanto, grazie al sistema della perequazione, la cubatura conteggiata nella porzione riservata a servizi potrà essere recuperata sulla parte restante del lotto”.
“Il piano particolareggiato per la zona S1-E– dichiara il Sindaco Alessio Chiavetta – favorisce uno sviluppo organico dei quartieri di Piscina Cardillo, Tre Cancelli e Cadolino: grazie a tale piano sono state definite le aree a servizio per future piazze e zone a verde pubblico. Grazie all’approvazione del piano verranno realizzati spazi urbani di socializzazione, assolutamente necessari per quartieri cresciuti spontaneamente e senza alcun centro di aggregazione, e contestualmente è stata data una risposta a 500 famiglie di Nettuno, in attesa da quasi trent’anni di un atto che solo la nostra Amministrazione Comunale ha messo in pratica”.