“L’a(m)bito da sera”, sei straordinarie pièce teatrali di lunedì

24 gennaio 2013 | 03:15
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“L’a(m)bito da sera”, sei straordinarie pièce teatrali di lunedì

Intervista a Giancarlo Ratti, protagonista in scena

Il Faro Online – Anche quest’anno il teatro Manfredi di Ostia sta offrendo ai suoi fedeli abbonati sei straordinarie pièce teatrali di lunedì con la simpatica iniziativa L’a(m)bito da sera. Protagonisti assoluti attori e attrici di rango che, come Giancarlo Ratti (che ha aperto la serie il 7 gennaio con Come può ridursi un uomo eccentrica ed eccezionale rielaborazione di due poemi di Vladimir Majakovskij), per circa un’ora instancabilmente ha calcato le scene dimostrando con la vigoria del suo corpo e con un’attenta mimica e pantomima tutti i possibili sentimenti che un uomo deluso ed amareggiato può provare nella vana attesa di una telefonata dell’amata che non arriva. Giancarlo Ratti è trentino di nascita e romano di adozione e, soprattutto, per amore. Il suo riferimento più grande è stato sicuramente il teatro di Carmelo Bene, che ha seguito fin da ragazzo.

“Ricordo di una serata al Giulio Cesare che avrebbe dovuto vedere Carmelo Bene protagonista de La cena delle beffe, un’attesa estenuante dell’attore, bloccato nel traffico capitolino (era stato a vedere una partita della Roma), aveva innervosito non poco la platea che non sembrò, quindi, accogliere favorevolmente le brillanti performances del gran mattatore. Ebbene, il Carmelo Nazionale decise, dopo l’intervallo, di reagire ai brusii e fischi non tornando in scena ed apostrofando malamente dalle quinte il pubblico inetto ed incapace di apprezzare la sua arte”.

Oggi Giancarlo Ratti, insieme ad una intensa attività di brillante attore radiofonico nel celebre e seguitissimo Il ruggito del coniglio e di attore televisivo nella nuova serie de I Cesaroni  e in Un posto al sole, coniuga un pertinace e pervicace impegno nella fatica teatrale tanto cara ad un interprete a tutto tondo, come lui è, che ha Luca Ronconi e la sua arte come fulgido faro in un panorama, a tratti nebuloso, che caratterizza il teatro italiano dei nostri giorni. Pasquale Maria Sansone