Panapesca, Mitrano: “Tavolo di concertazione per salvaguardare occupazione”

24 gennaio 2013 | 03:38
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Panapesca, Mitrano: “Tavolo di concertazione per salvaguardare occupazione”

Salvatore Forte: “Purtroppo il Pif-Piano integrato di filiera non si può attuare a Gaeta nel porto commerciale e conseguentemente questo tipo di merce viene imbarcata o sbarcata a Civitavecchia”

Il Faro on line – Solidarietà ai dipendenti e salvaguardia dei livelli occupazionali, individuando ed attuando azioni per affrontare l’emergenza occupazionale verificatasi allo stabilimento/deposito della Panapesca Spa sito a Gaeta in via Lungomare Caboto 13 dove si svolgono attività di stoccaggio e distribuzione di prodotti venduti nonché trasformazione e confezionamento di preparati di pesce. Questo l’esito della riunione del Tavolo di concertazione che il sindaco Cosmo Mitrano presieduto nella tarda mattinata di oggi. Vi hanno partecipato Giorgio Carra (UILA-UIL), Luca Lombardi (UILA-UIL), Eugenio Siracusa (FLAI-CGIL), Daniela Faticato (FLAI-CGIL RSU), Marco Acquaviva (FLAI-CGIL RSU), Salvatore Forte (Presidente Consorzio industriale del sud pontino), Vincenzo Zottola (Presidente Camera di Commercio di Latina), Silvio D’Arco (Assessore provinciale allo sviluppo economico e alle crisi industriali), Claudio Durigon (Dirigente Assessorato politiche per il lavoro della Regione Lazio); assenti i rappresentanti della Società Panapesca e della Confindustria di Latina.

Il Sindaco ha illustrato i contenuti della delibera consiliare del 27/12/2012 n. 90 con cui i consiglieri hanno preso atto della variante esecutiva per la realizzazione di una media struttura di vendita su area del Consorzio industriale, approvata dal Consiglio comunale e successivamente congelata. Ha poi ribadito che «occorre, in maniera sinergica, individuare e seguire quei percorsi finalizzati, innanzitutto, alla salvaguardia dei livelli occupazionali nel deposito della Panapesca» dove sono occupati – secondo quanto riportato dalla stessa Società – 47 dipendenti di cui 10 impiegati e 37 operai. E dove, attualmente, è in corso la CIGS a zero ore per n. 18 unità lavorative con decorrenza dal 9/4/2012 fino al 31/3/2013.

I due rappresentanti sindacali Siracusa (FLAI-CGIL) e Giorgio Carra (UILA-UIL) hanno voluto ringraziare il Sindaco per la sensibilità e il forte impegno a stare dalla parte dei lavoratori: «il che va ben oltre la solidarietà e la vicinanza alle maestranze». Siracusa ha affermato che «è grave l’assenza di Confindustria, che dovrebbe essere più interessata a partecipare ai tavoli di lavoro piuttosto che a fare da notaio per la chiusura delle aziende». E poi ha aggiunto che «la Regione deve intervenire con finanziamenti ad hoc anche per procedere ad una eventuale riqualificazione e formazione del personale». Nel ritenere che «questo Tavolo si debba trasferire a livello regionale», Carra si è mostrato scettico sulle modalità di trasferimento del sito da parte di un ente pubblico (Patrimonio spa, vigilato dal Ministero del tesoro) «avvenuto non ad evidenza pubblica, senza alcuna gara o asta cui altri soggetti potessero partecipare». Silvio D’Arco (Assessore provinciale) ha proposto che il Tavolo diventi permanente per debellare la mobilità. «Tuttavia – ha osservato – in questa occasione, manca la componente fondamentale: l’azienda, la cui assenza ritiene come una scorrettezza istituzionale».

Salvatore Forte (Consorzio industriale sud pontino) ha ripercorso le vicende e le difficoltà che la Panapesca ha dovuto fronteggiare negli ultimi cinque anni, sottolineando l’interesse del Consind a mantenere l’operatività dell’azienda sul territorio pur se il porto commerciale non può ospitare, ad esempio, imbarcazioni con prodotti ittici. «Purtroppo il Pif-Piano integrato di filiera non si può attuare a Gaeta nel porto commerciale e conseguentemente questo tipo di merce viene imbarcata o sbarcata a Civitavecchia». Vincenzo Zottola (Presidente Camera di Commercio di Latina) ha constatato che la Panapesca ha ottenuto abbastanza: «il sito industriale acquisito senza asta pubblica rimane pur sempre sito industriale».

Claudio Durigon (Dirigente Assessorato politiche per il lavoro della Regione Lazio), nel solidarizzare con i dipendenti, ha sottolineato che la regione può intervenire con iniziative per la salvaguardia occupazionale e con il sostegno al reddito. La Regione ha già a disposizione fondi per la CIGS limitatamente ai primi quattro mesi del 2013. Molto potrà fare per favorire la formazione del personale nell’eventualità che una nuova azienda possa subentrare a quella attuale.

Il primo cittadino, riassumendo le posizioni convergenti sulla necessità di salvaguardare i livelli occupazionali, assicura che «se l’Azienda dovesse continuare con le procedure di mobilità, il sito rimarrà inutilizzabile, non potendo quindi contare su alcun assenso da parte dell’Amministrazione comunale alla trasformazione dello stesso. Il prossimo Tavolo sarà convocato dopo che le parti sociali – impegnate domani nella sede della Confindustria di Latina con la Società Panapesca per l’incontro previsto dalla Legge 223/91 – avranno deciso la data più opportuna».