Il Sollevatore donato al Goretti entrerà presto in funzione

25 gennaio 2013 | 03:17
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Il Sollevatore donato al Goretti entrerà presto in funzione

Si tratta di un macchinario che consente di sollevare le persone in coma per permettere a medici ed infermieri di accudirli nel modo migliore senza creare traumi

Il Faro on line – Entrerà presto in funzione il Sollevatore donato al reparto di Rianimazione diretto dal dottor Carmine Cosentino dell’Ospedale Santa Maria Goretti di Latina. Il macchinario è stato donato da Antonietta Parisi, mamma di Daniele e membro dell’Anlaids Lazio, grazie ai numerosi contributi ricevuti dalle persone che la seguono nei suoi progetti e grazie soprattutto alla vendita del libro dal titolo “La Forza dell’Amore” scritto da Cerasella Da Ros ed edito da C’era Una volta, che lo ricordiamo può essere ordinato contattando il numero verde 800-144.999 o inviando una mail ad info@cera1volta.it.

Il Sollevatore del costo di 16mila euro, di grande utilità per l’ospedale fu segnalato ad Antonietta dal dott. Fabrizio Soscia. Si tratta di un macchinario che consente di sollevare le persone in coma per permettere a medici ed infermieri di accudirli nel modo migliore senza creare traumi. La stanza dove si trova il sollevatore è stata dedicata a “In Ricordo di Daniele”.

Hanno presenziato alla cerimonia di questo pomeriggio il Dott. Cosentino, il Dott. Soscia, il Direttore Generale del Goretti Dott. Stefano Savino, il Direttore Generale Dott. Renato Sponzilli, il Direttore Sanitario Aziendale dott. Bruno Cassetta, Padre Osvaldo, l’attore di fotoromanzi Danilo Verde, sempre accanto all’Anlaids Lazio e naturalmente Antonietta Parisi.

“E’ uno strumento molto importante – ha spiegato il dott. Cosentino – perché salvaguardia il paziente per la mobilizzazione. Gran parte dei nostri pazienti sono affetti da politraumi, quindi con fratture, lesioni celebrali, lesioni toraciche e quindi quando si vanno ad accudire bisogna prestare loro particolare attenzione. La struttura mette al riparo il paziente dalle lesioni. Siamo la seconda struttura del Lazio che ha questa strumentazione e in Italia siamo in pochissimi ad averla. Grazie a tutti gli infermieri e al personale sanitario che hanno permesso che il macchinario sia già operante”.

“Un’altra giornata memorabile quella di oggi – ha dichiarato la mamma di Daniele – con un altro obiettivo raggiunto. Questa è la migliore risposta a chi mette in giro voci false e tendenziose sul mio operato. Ribadisco ancora una volta che le donazioni che ricevo finiscono tutte nell’acquisto dei macchinari e dei numerosi progetti che porto avanti. Nelle mie tasche non finisce nemmeno un centesimo, va tutto in beneficenza In Ricordo di Daniele, beneficenza concreta che si tocca con mano. Per quei pochi scettici che rimangono, li invito a rimboccarsi le maniche e ad aiutarmi se ne sono capaci. Criticare è un sport troppo facile, bisogna agire. E proprio per questo, dopo aver tagliato il traguardo del sollevatore, vado avanti con i prossimi progetti che vi comunicherò a breve. Grazie ancora a tutti”.