Un libro che parla di orrori e di bambini

25 gennaio 2013 | 18:00
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Un libro che parla di orrori e di bambini

Sarà presentato domenica a Ladispoli alle ore 17.30 presso la biblioteca “Peppino Impastato” il libro di Cecilia Gentile “Bambini all’infermo”

Il Faro on line – Un libro che parla di bambini, “Bambini all’inferno”. Il volume, edito da Salani, sarà presentato domenica 27 gennaio, alle ore 17.30, presso la biblioteca “Peppino Impastato” di Ladispoli alla presenza dell’autrice, Cecilia Gentile, della delegata all´Integrazione, Cooperazione e Progettazione Europea, Silvia Marongiu, e dell’assessore alle politiche culturali e diritto allo studio, Francesca Di Girolamo.

Giornalista e redattrice del quotidiano “la Repubblica”, per il quale si occupa di questioni sociali, infanzia, immigrazione, Cecilia Gentile nel suo libro ha dato voce ai racconti delle vittime innocenti del conflitto, e della sua esperienza in quelle terre. Cecilia Gentile è stata due volte nella Striscia di Gaza e quattro volte nei Territori Occupati. Ha guardato negli occhi vittime come Mutaz Musa Banat, 15 anni, al quale un colono ha sparato senza motivo, lasciandolo zoppo per tutta la vita e con un buco nella coscia destra. O come Amal, 11 anni, che ha visto uccidere il padre e ha perso 21 persone della sua grande famiglia. E ha scelto di raccontare le loro storie in un libro, i cui diritti d’autore saranno devoluti a un’associazione locale che aiuta, insieme a Save The Children, i piccoli palestinesi.

“Un libro davvero toccante – come dichiara Bruna Cimenti psicologa clinica, mediatrice famigliare, formatrice che parteciperà all’incontro – che vale la pena di leggere e sul quale riflettere insieme, creando spazi d’ascolto e di confronto come quello di domenica, perchè i bambini senza diritti sono bambini senza futuro”.

Modererà l’incontro Fabio Fantozzi, direttore di Terzo Binario. Le letture di storie tratte dal libro saranno a cura di Francesco Merolle. E al di là di qualsiasi considerazione, la memoria e il ripudio della violenza dovrebbe partire solo da una semplice considerazione: evitare l’orrore dei bambini che sono le vittime incolpevoli del sopruso e della guerra. Questo libro è per loro, perché possano ricominciare a sognare. Libri come questo possono chiamare in causa i sentimenti e la sensibilità delle persone e motivarle a saperne di più.