“Le telecamere antiprostituzione? Un bluff”

29 gennaio 2013 | 03:29
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“Le telecamere antiprostituzione? Un bluff”

Russo D’Auria (Gil): “Multe che nessuno pagherà mai, e intanto la criminalità è sempre più vicina alle nostre case”

Il Faro on line – “Non voglio fare il bastian contrario a tutti i costi, ma non voglio nemmeno che il mio pensiero sia appiattito su quello che sembra il giudizio comune. Ecco perché dico che tutte le lodi che ho sentito in questi giorni sulle telecamere anti-prostituzione al mio orecchio stonano”. A parlare è il leader del Gruppo indipendente libero per Fiumicino (Gil), Mario Russo D’Auria. “Le notizie vanno analizzate. Si dice che sono state comminate 150 multe alle lucciole… Ma chi le pagherà? Sono veramente soldi che entreranno nelle casse del Comune o piuttosto è l’ennesimo modo per farci prendere in giro dalla manovalanza della criminalità? Le lucciole fermate, saranno rimpatriate o le ritroveremo tra pochi giorni negli stessi posti, o magari 500 metri più in là?”

Domande che, al di là dell’iniziativa comunale, lasciano aperti parecchi dubbi sull’effettiva capacità di incidere sul fenomeno.“E intanto – prosegue Russo D’Auria. I furti nelle abitazioni continuano imperterriti, aumentano di notte in notte, con una morsa che si sta stringendo nella città. Sarebbe interessante sapere quanto costano quelle telecamere, e fare un conto di quanto personale di vigili urbani si sarebbe potuto assumere con quei soldi. Più personale, più turni, magari anche di notte. E più lavoro per i cittadini di Fiumicino.

E invece no, si ricorre alle macchine, magari prodotte all’estero, o comunque certo non a Fiumicino, si fanno uscire  i soldi della collettività, non si crea lavoro, per poi magari farli rientrare sotto forma di multe, togliendoli sempre ai cittadini di Fiumicino, come nel caso degli autovelox. No – conclude Russo D’Auria – scusate ma non ci sto ad accodarmi al suono delle campane di giubilo per 150 multe in un anno a signorine che non le pagheranno mai. Questo territorio ha bisogno di altro”.