Liste d’attesa: degrado delle politiche sanitarie

4 febbraio 2013 | 13:04
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Liste d’attesa: degrado delle politiche sanitarie

Dauri (La Destra): “Il vero deficit sanitario è quello che misura i tempi di attesa per esami diagnostici  attestato sulla media dei tre mesi”

Il Faro on line – “E’ impressionante constatare che l’argomento delle liste d’attesa non sia più centrale nel dibattito elettorale malgrado denoti, in tutto e per tutto, il vero degrado delle politiche sanitarie. Diversamente oramai quando si parla di assistenza i discorsi vertono sulla mera contabilità e sulla cancellazione del deficit”. Lo sostiene Pierfrancesco Dauri, candidato nelle liste de La Destra al Consiglio regionale del Lazio, in seguito all’analisi dei dati relativi agli esami clinici nelle Asl romane.

“Invece, il vero deficit sanitario è quello che misura i tempi di attesa per esami diagnostici  attestato sulla media dei tre mesi ciascuno e sui due mesi invece quando si tratta di esami specialistici. Ma sussistono anche casi più gravi quando si analizzano i tempi per effettuare un esame cosiddetto salvavita particolarmente sofisticato ma efficace per la diagnosi e la cura. Ed ecco che i numeri denotano una realtà veramente preoccupante – aggiunge Dauri – : per una Rmn alla colonna nell’Asl Roma B si attendono fino a 277 giorni, nella Asl Roma D 122. Se si passa alla Tac del capo ce ne vogliono nell’Asl Roma A 137, Asl Roma B 173 e nella Als Roma D 213. Per la mammografia nella Asl Roma A si attendono 139 giorni, nella D 146, nell’Asl Roma E 175 e al San Camillo Forlanini addirittura 251. Quanto all’ecocolor doppler nell’Asl Roma A si passa da 147 a 174 giorni, nell’Asl Roma B tra i 145 e i 172, al Grassi di Ostia fino a 201 giorni mentre nell’Asl Roma E 257. Nell’Asl Roma G 360 giorni. Si devono aspettare invece per eseguire un’ecografia dell’addome completo 107 giorni nell’Asl Roma A, tra i 123 e i 174 nell’Asl Roma B, addirittura 231 giorni al San Filippo Neri e nell’Asl Roma F dai 240 ai 262. Ma anche per l’holter cardiaco che è un esame considerato di routine per certe patologie si aspetta nell’Asl Roma A 245 giorni, nell’Asl Roma B 110 nell’Asl Roma D ed E 80 giorni, nell’Asl Roma G 130 e nell’Asl Roma H 125 giorni”.

“Ecco, questo è il frutto di quello che i tecnici contabili chiamano piano di rientro dal deficit sanitario. Cittadini vessati da incrementi di addizionali regionali di Irap e Irpef ma che, malgrado l’esborso fiscale, devono attendere tempi atavici per ricevere la diagnosi e la cura dovuta. La buona sanità che nel Lazio ancora esiste e rappresenta l’eccellenza dovrà tornare – conclude Dauri – a elargire prestazioni nei tempi stabiliti sia dalla normativa corrente che scanditi dai protocolli clinici in vigore: siamo certi che con Francesco Storace presidente del Lazio il rapporto tempi/prestazioni potrà avere adeguate risposte e migliorare in tempi accettabili”.