Una Regione con meno burocrazia, che mette al primo posto il lavoro, la conoscenza, e la formazione
Il Faro on line – Restituire ai cittadini e alle imprese del Lazio una regione che funziona perche’ il buon funzionamento degli organi di governo e la piena efficacia della macchina amministrativa sono condizioni fondamentali per attuare politiche innovative. E’ quanto si legge sulle linee guida del programma elettorale di Nicola Zingaretti candidato per il centrosinistra alla presidenza della Regione Lazio che a Roma, al residence Ripetta, ha presentato il suo programma per la conquista della Regione. ”Un nuovo inizio per il Lazio” questo il titolo del piccolo libro che in 62 pagine scandisce il tempo che separa il candidato al turno elettorale di fine febbraio. L’analisi della situazione attuale di crisi e le possibili ‘cure’ caratterizzano il piano di lavoro di Zingaretti che – come ha lui stesso spiegato piu’ volte – non fa promesse, ma si impegna nel raggiungere gli obiettivi. E, come si spiega nel programma, le potenzialita’ del Lazio sono tante, ma sono anche anche le sue criticita’ economiche, delle imprese e delle valorizzazioni del patrimonio. Un ente che il candidato ha definito ”in questi anni totalmente inadeguato ad assolvere al suo compito” di qui la necessita’ di ”restituire ai cittadini una Regione che funziona”.
E per restiruire la Regione ai laziali Zingaretti punta sulla trasparenza, la partecipazione, il digitale, le imprese, la cultura, il turismo, l’economia del mare, l’ambiente, l’agricoltura, la qualita’ urbana, il commercio, la mobilita’, il diritto allo studio, il welfare promettendo ”che non verra’ tagliato piu’ un euro dal welfare”, la famiglia, la sanita’, i rifiuti e la mobilita’. Un Lazio ”molto diverso: con meno sprechi, meno tasse, piu’ equita’ e piu’ innovazione. Una Regione con meno burocrazia, che mette al primo posto il lavoro, la conoscenza, e la formazione”. Sul fronte sanità l’obiettivo è un nuovo piano sanitario regionale, che intervenga sui punti di debolezza del sistema e valorizzi gli asset più significativi (i reparti ospedalieri a elevata qualità delle cure, le professionalità di avanguardia, la ricerca medica, l’innovazione nell’industria di settore).
Costruire una struttura organica di servizi che replichi le “isole di eccellenza” verso un sistema a qualità globale, dove i grandi solisti divengano parte integrante di un’orchestrazione organizzativa che produce servizi efficaci e accessibili. Zingaretti ha fatto sapere che intende “mettere in rete 379 studi associati di medicina generale nel giro di tre anni, aprire 20 nuove Case della salute (strutture polivalenti e funzionanti 7 giorni su 7 per 12 ore al giorno) e aprire, sempre a distanza di 3 anni dall’eventuale elezione, cinque ospedali di comunità, rivolti a pazienti con patologie croniche e degenerative”. Grande attenzione anche al settore del turismo definito “una grande risorsa per l’economia” riferendosi al fatto che il Pil turistico del Lazio rappresenta circa l’11 per cento del Pil nazionale nel settore. Ma anche il campo sociale: una legge regionale contro l’omofobia e la violenza di genere. Potenziamento della rete dei consultori in difesa della legge 194. Raddoppio dei posti disponibili negli asili nido.