Abate: “I miei obiettivi? Lavoro, sicurezza e ambiente” 

20 febbraio 2013 | 00:50
Share0
Abate: “I miei obiettivi? Lavoro, sicurezza e ambiente” 

Intervista al candidato per le regionali con la Lista Storace Presidente

Il Faro on line – Sicurezza e posti di lavoro oltre al miglioramento dell’ambiente e della salubrità e attenzione nei confronti delle piccole medie imprese. Queste le soluzioni per fare ripartire la Regione Lazio per Luigi Abate, presidente uscente della Commissione Sicurezza sul Lavoro alla  Regione Lazio, già Comandante del Corpo dei Vigili del Fuoco di Roma e Lazio e candidato per il rinnovo dello scranno alla Pisana per la “Lista Storace Presidente”.

Come mai si ricandida?

“Credo ancora nella politica e nelle istituzioni perché senza queste, ne sono convinto, la democrazia rischia di morire e un popolo civile non può permetterselo. Mi ripropongo perché ho intenzione fortemente di completare le proposte di legge che avevo presentato nell’attuale consiliatura. Sono candidato nella Lista Storace Presidente”.

Quale di queste proposte  le sta più a cuore?

“Sicuramente il tema delle discariche. L’era delle discariche è giunto al capolinea, la soluzione del porta a porta e quella della raccolta differenziata non sono soluzioni applicabili poiché troppo costose e richiederebbero anni, quindi, non in linea con l’emergenza attuale. In altri Paesi esistono impianti a recupero integrale dei rifiuti urbani che, dopo avere recuperato tutto ciò che è riciclabile (ricordiamo che i componenti sono: materiali ferrosi, alluminio, vetro, plastica, cellulosa)  possono trasformare la sostanza organica, umida o solida, anche in energia elettrica e termica. Quindi il ciclo di recupero integrale si completa, a differenza di quanto accade oggi, con l’ottenimento di materiali definiti inerti utilizzabili addirittura nell’edilizia. Evitando, così, di immettere anidride carbonica nell’ambiente. Purtroppo, tutto ciò non si è ancora applicato per mere ragioni politiche. Sono stato l’unico dei settanta consiglieri a votare no alla proposta di legge presentata alla Regione Lazio. In conclusione, non avremmo più rifiuti quindi non servirebbero più le discariche”.

Quali le iniziative a livello ambientale?

“La rimozione dell’amianto che abbiamo nel Lazio, più di un milione di tonnellate. Tuttora lo spediamo in Austria e in Germania a prezzi esorbitanti dove viene tumulato nelle cave dismesse. Infatti l’amianto è cancerogeno solo se aereo-disperso e quindi inalato. Dobbiamo arrivare alla conclusione che questo sistema può essere perfettamente applicato a casa nostra, nelle nostre cave dismesse, salvando e riqualificando anche lo scempio paesaggistico attuale. Se ne può dedurre come si creerebbero posti di lavoro”.

Il problema delle piccole e medie imprese?

“Intanto bisogna intervenire sul problema dell’accesso al credito per i piccoli e giovani imprenditori, il sistema bancario deve cambiare mentalità e tornare ad un rapporto diretto con l’utente. La Regione Lazio è stata la prima regione ad applicare lo SBA -Small Business Act-, direttiva europea, che ha lo scopo di semplificare la burocrazia, ulteriore spesa per le imprese costrette a rivolgersi ai professionisti. Altro tema che ho a cuore la promozione dello spettacolo dal vivo, per il quale ho già presentato una proposta di legge. Il 70% dello spettacolo dal vivo si realizza a Roma. Nel Lazio si sono chiuse negli ultimi tre anni circa il 30% delle attività teatrali, con un mancato lavoro per circa 2000 famiglie. C’è ancora tanto da fare, tanto per cui lottare per questo ho deciso di continuare il mio impegno al servizio dei cittadini”.