Fregene, la fontana dello scandalo

20 febbraio 2013 | 04:26
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Fregene, la fontana dello scandalo

Perfetti: “E’ un patrimonio della località ma  resta abbandonata, deturpata, erba alta, acqua nera. Curata solo dall’amore dei residenti. E a pochi metri invece una manutenzione pubblica impeccabile. Perchè?!”

Il Faro on line – E’ un pezzo di storia che rappresenta un’intera località, un punto di ritrovo, un biglietto da visita. Ed è completamernte abbandonata dalle istituzioni che, come da manuale di burocrazia, non sono “competenti” per quell’area e non si sentono peraltro neanche responsabili del degrado che impera. Poco importa evidentemente che quella fontana sia un vero e proprio monumento per chi è nato a Fregene, poco importa se potrebbe essere un bene fruibile dall’intera collettività e invece resta una piccola giungla dove addentrarsi con coraggio. Trovando peraltro specie animali i cui mutamenti genetici potrebbero essere studiati all’università, se è vero come è vero che una colonia di pesci rossi vive e prospera in acque talmente nere che definirle “contaminate” è rendegli omaggio.

“E’ il classico esempio – afferma Angelo Perfetti, candidato alle Regionali con il movimento Cristiano Popolari – di come il territorio, le bellezze del territorio, vengano lasciate al degrado da chi avrebbe il dovere di curarle.  Cito questo esempio – prosegue Perfetti – non solo per presentare un caso specifico, ma per segnalare in maniera più ampia come le diatribe di competenze tra vari enti o peggio tra ebti e privati riescano a impedire lo sviluppo dei nostri territori. Ecco una cosa che la Regione deve e può fare: diventare una cabina di regia che permetta di intervenire nei territori anche laddove lentezze burocratiche bloccano un’efficace capacità di soluzione dei problemi.

Va ricordato – prosegue Perfetti – come questa fontana sia periodicamente sistemata dagli stessi cittadini che si sobbarcano a proprie spese l’onere di non far morire un punto di aggregazione come quello di viale della Pineta. Ricordo nel tempo la famiglia Zardetto del Sogno del Mare e i fratelli Pegoraro per quanto riguarda la parte idraulica, dalla ditta Di Pietro Paolo per gli scarichi, Giuseppe Nania per le competenze elettriche e dai Vivai Mazzanti per l’area verde intorno alla fontana, Franco Travaglini che ha fatto tagliare l’erba secca e pulire il giardino dai rifiuti. Grazie a loro la fontana all’ingresso di Fregene è ancora viva. Ma non è questa la strada per tutelare i territori, non è confidando sulla buona volontà dei residenti che si risolvono i problemi.

La strada da seguire – prosegue Perfetti – è quella di mettere a disposizione delle risorse per la manutenzione, senza però ricorrere a improbabili bandi per affidamenti esterni, ma fidando sepre sull’operato dei cittadini che, dopo averlo fatto per anni a proprie spese, potrebbero proseguire nell’opera di manutenzione  che però sarebbe coperta, quanto ai costi vivi, dall’amministrazione comunale. Un sistema – conclude Perfetti – che potrebbe essere replicato su tutto il litorale, focalizzando gli sforzi dei diversi comuni su piccoli punti di grande interesse locale. Sarebbe un modo per risparmiare (rispetto a un affidamento totale), valorizzare gli sforzi fatti negli anni dagli stessi residenti, e rendere finalmente fruibili aree di grande interesse per i territori”.