Pdl e Codacons ammessi come parti civili al processo Fiorito

21 febbraio 2013 | 16:50
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Pdl e Codacons ammessi come parti civili al processo Fiorito

Codacons: “La nostra posizione è che si debba fare chiarezza sull’uso dei soldi dei cittadini”

Il Faro on line – Sono stati ammessi come parte civile il gruppo consiliare del Pdl alla Regione Lazio e l’associazione dei consumatori Codacons nel processo che vede imputato l’ex capogruppo regionale del Pdl Franco Fiorito, accusato di peculato. Al termine dell’udienza di oggi davanti al giudice per l’udienza preliminare, Rosalba Liso, alla quale ha partecipato lo stesso Fiorito, che attualmente si trova agli arresti domiciliari ad Anagni, ha rinviato al 25 marzo prossimo la decisione circa la richiesta dell’ex capogruppo di essere processato con rito abbreviato condizionato e se accogliere la richiesta di patteggiamento degli altri due imputati, Bruno Galassi e Pierluigi Bianchi, già addetti alla segreteria di Fiorito. Il giudice ha invece respinto la richiesta di costituzione di parte civile da parte dell’associazione dei consumatori romana Codici. 

“Siamo molto soddisfatti per l’ennesimo riconoscimento dell’attività del Codacons a tutela dei cittadini, associazione che più di tutte si è battuta in Italia per la trasparenza nell’utilizzo dei soldi pubblici – spiega il Presidente Carlo Rienzi – La nostra posizione è che si debba fare chiarezza sull’uso dei soldi dei cittadini da parte dell’intera amministrazione regionale del Lazio, poiché spese incongrue e sperperi hanno prodotto un rilevante danno economico agli utenti i quali, ricordiamolo, subiscono i tagli imposti dalla spending review, mentre i loro soldi venivano spesi in modo assolutamente improprio. Per tale motivo i cittadini del Lazio, attraverso la costituzione di parte civile del Codacons, chiederanno ora un adeguato risarcimento”. Tutto il resto rinviato al 25 marzo quando ci sarà anche la decisione circa la richiesta dell’ex capogruppo di essere processato con rito abbreviato condizionato e se accogliere la richiesta di patteggiamento degli altri due imputati, Bruno Galassi e Pierluigi Bianchi.