Tutti uniti per ripulire il Bosco di Palo

23 febbraio 2013 | 01:19
Share0
Tutti uniti per ripulire il Bosco di Palo

Fare verde: “Finalmente qualcuno dell’amministrazione prende coscienza dell’effettivo stato dell’area”

Il Faro on line – “Abbiamo appreso con soddisfazione della bella iniziativa di pulire il parco e di fare una pista per mountain bike a margine dello stesso vicino la recinzione organizzata dal delegato allo sport Fabio Ciampa. Sono le parole di Walter Augello, responsabile locale di Fare Verde che spiega: “Finalmente qualcuno dell’amministrazione prende coscienza dell’effettivo stato del Parco di Palo”. “Inspiegabilmente quando il problema era stato evidenziato dalla nostra associazione qualcuno ci aveva tacciati di fare semplice ‘propaganda politica’, di dare false informazioni, di fare ‘polemiche sterili e di parte’. Chi oggi visita il parco si trova davanti uno scenario indecoroso, oltre alla allarmante situazione di salute del parco stesso, c’è da registrare il costante cedimento di alberi. A fare da cornice a questo triste spettacolo, oltre al continuo via vai di motorini, ci sono le staccionate divelte e accatastate, le panchine ed i tavoli imbrattati e quasi totalmente inutilizzabili, i cestini per i rifiuti ormai distrutti così come le fontanelle e la cartellonistica informativa, ancora all’interno del bosco ci sono una decina di armadietti dell’Enel nella maggior parte dei casi aperti. Era il 17 febbraio del 2010, quando leggemmo sulla stampa locale e regionale che “erano partiti i lavori di salvaguardia e messa in sicurezza del bosco di Palo”. 

Ad annunciarlo – continua il responsabile dell’associazione ambientalista – l’allora assessore all’ambiente della regione Lazio Filiberto Zaratti. “Finalmente! La bella notizia che aspettavamo!” fu, probabilmente, non solo il mio pensiero, ma quello di tutte le persone che hanno a cuore la salvaguardia dell’ambiente che ci circonda. Quindi felici, ma anche un po’ increduli visto che già due anni e mezzo prima erano stati annunciati questi interventi ci recammo al Parco per vedere lo stato di avanzamento dei lavori da poco iniziati, ed è con estrema delusione che invece trovammo solo qualche segno fatto con dello spray rosso su qualche tronco che probabilmente doveva essere abbattuto. Sinceramente non volevamo credere all’ennesimo annuncio pre-elettorale e così per non fare polemica durante le elezioni prima di esternare la nostra rabbia abbiamo aspettato ancora un po’ di tempo continuando a monitorare settimanalmente il bosco. E stessa cosa abbiamo fatto quando il sindaco ci aveva promesso “Sotto l’albero di Natale i cittadini di Ladispoli troveranno un moderno, riqualificato ed attrezzato parco pubblico di Palo Laziale”. 

Crediamo che sia sotto gli occhi di tutti che sul parco di Palo si sono fatte solo chiacchiere, mentre questo splendido polmone verde all’interno della città continua a morire. Oggi per noi sarebbe anche troppo facile fare polemiche, tra l’altro motivate. Ma non ci interessa: come già altre volte affermato, senza timore di essere smentiti, a noi interessa solo lo stato di salute del Bosco di Palo nello specifico, e dell’ambiente in tutto il nostro territorio più in generale. Pensiamo che l’iniziativa del delegato Fabio Ciampa possa essere la giusta occasione perché ci si renda conto delle effettive condizioni del parco – conclude Augello –  e si cominci a pensare da parte dell’amministrazione di mettere in campo tutte le risorse e le iniziative possibili per iniziare l’opera di salvataggio degli alberi di uno dei posti più suggestivi del nostro territorio. E che la speranza che il parco di Palo possa continuare a vivere, sia soprattutto la speranza che anche le nuove generazioni di ladispolani possano godere di questo angolo, che sembra ancora un posto da favola nella città che avanza e che speriamo non lo inghiotta. E se è vero che ‘questo nostro vecchio mondo non lo abbiamo ricevuto in eredità dai nostri padri ma in prestito dai nostri figli’ io come molti altri cittadini che hanno avuto il privilegio di vedere da bambino il parco di Palo, voglio che i miei figli e i figli dei miei figli possano continuare a vederlo, immenso e frondoso come una volta.