Filiera della pesca, controlli a tappeto della Capitaneria

24 febbraio 2013 | 00:56
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Filiera della pesca, controlli a tappeto della Capitaneria

Controllati ristoranti, pescherie, mercati ittici nei Comuni di Anzio, Nettuno e Velletri

Il Faro on line – Si è svolta dall’11 al 16 Febbraio scorso l’operazione denominata “Inverno 2013”, coordinata a livello regionale dalla Direzione Marittima Laziale retta dal C.V. (CP) Pietro Vella e diretta a livello Compartimentale dal C.V. (CP) Lorenzo SAVARESE. Il personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Anzio ha quindi effettuato controlli mirati lungo tutta la filiera della pesca – dallo sbarco fino al consumatore finale – battendo il litorale di giurisdizione e spingendosi anche nei Comuni dell’entroterra.

Il personale della Guardia Costiera della città Neroniana, ha rivolto la propria attenzione sul rispetto delle norme che regolano la filiera ittica, in particolare quella a tutela del consumatore, controllando centri di distribuzione, ristoranti, pescherie, mercati ittici nei Comuni di Anzio, Nettuno e Velletri. 

L’attività di verifica, svolta anche in mare con la Motovedetta CP 2099 e GC B89, è stata indirizzata ad accertare che non venissero commercializzate specie vietate, ossia di misura inferiore a quella consentita e perpetrate possibili frodi a discapito di ignari consumatori. Inoltre i controlli, sotto l’aspetto più strettamente igienico – sanitario, sono stati svolti in stretta collaborazione con il personale Ausl Roma H.Dall’11al 16 Febbraio quindi i militari in divida blu hanno effettuato un totale di 87 controlli, elevando complessivamente quasi 6.000 euro di sanzioni amministrative. Nello specifico, per quanto riguarda i controlli in mare, il personale imbarcato sulle unità dipendenti dall’Ufficio Circondariale Marittimo Anziate ha provveduto al sequestro di 600 metri di rete da posta, ritenuta “non a norma” poiché utilizzata da pescatori sportivi e comunque non adeguatamente segnalata e quindi anche pericolosa per la sicurezza della navigazione. In aggiunta al sequestro, per tale violazione è stata elevata una sanzione amministrativa di 1.000 €euro.

Sempre in mare è “caduta nella rete” della Guardia Costiera anche un’unità da pesca professionale che ai controlli è risultata sprovvista dei documenti e pertanto sanzionata con un verbale amministrativo di € 100. Per quanto riguarda i controlli a terra invece, il personale militare, coadiuvato dal personale dell’Ausl Roma H, ha effettuato un sequestro di 35 Kg di prodotto ittico rinvenuto nelle celle frigo di un ristorante il quale non era in possesso della prescritta documentazione per la “rintracciabilità” e quindi la certezza della provenienza del prodotto. Allo stesso tempo i controlli sono stati estesi a supermercati, depositi, ristoranti e punti di sbarco presenti nel porto di Anzio ove si effettua anche la vendita diretta del pescato. L’attività di controllo continuerà anche nelle prossime settimane.

Si ricorda che, per eventuali informazioni in materia di pesca, gli interessati potranno rivolgersi all’ufficio pesca presso l’Ufficio Circondariale di Anzio.