Regionali, il centrosinistra si riprende Roma

27 febbraio 2013 | 02:32
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Regionali, il centrosinistra si riprende Roma

Il Movimento 5 Stelle “spaventa” il Popolo delle libertà

Il Faro on line – Il “meraviglioso” modello Sicilia trasferito nel Lazio scricchiola. Sempre se per scricchiolii possiamo prendere risultati vicini al 17% per il voto di lista, con picco del 20,2% per il listino del candidato governatore Davide Barillari. A spoglio quasi ultimato a Roma (scrutinate oltre 2.300 sezioni su 2.600), il Movimento 5 Stelle non replica il successo delle elezioni politiche (dove aveva superato il 27%) ma e’ pronto per consegnare il Campidoglio al suo primo sindacogrillino. La rivoluzione e’ appena cominciata, intanto pero’ ‘si accontenta’ di fare il terzo incomodo dietro Zingaretti e Storace, nella sfida per il voto delle regionali.

Un palcoscenico in parte, solo in parte, ridimensionato per il movimento di Beppe Grillo, che gia’ ieri si aggirava come uno spettro sulle prossime elezioni comunali aprendo orizzonti impossibili da prevedere o interpretare. L’unico dato certo, invece, e’ che dalle urne della Capitale esce rafforzato ilcentrosinistra, il Pd in particolare: un vero plebiscito per Nicola Zingaretti, proprio colui che sembrava predestinato alla poltrona del Palazzo Senatorio e che poi e’ stato dirottato sulla corsa alla Regione a pochi giorni dalle dimissioni di Renata Polverini. Percentuali che superano il 45% sia per il listino che per la coalizione a sostegno dell’ex presidente della Provincia, il quale evidentemente ha saputo convincere sul territorio piu’ di quanto il centrosinistra in generale abbia saputo fare su base nazionale. E’ lui stesso ad ammettere la “soddisfazione” per aver attratto “molti che magari a livello politico hanno fatto altrescelte”. Proprio il voto disgiunto ha espresso “grande voglia di cambiare” da cui emerge “una grande responsabilita’”.

Riscatto centrato quindi per il Partito democratico, che a Roma si (ri)scopre primo partito con consensi in aumento rispetto ai voti ottenuti con la tornata del 2010: circa il 32,3% contro il 27,86 di tre anni fa. E di un possibile futuro “ballottaggio” al Campidoglio “tra grillini e centrosinistra” parla anche Umberto Marroni, capogruppo Pd al Comune e candidato alle primarie del centrosinistra. Scenario credibile anche grazie al Pdl in grossa difficolta’, di poco oltre il 17% e quasi doppiato dai democratici, con il listino di Storace che si attesta intorno al 24,8% e la coalizione al 28,2% (nessun raffronto con il 2010, quando il Pdl faceva i conti con il ‘panino’ di Milioni e la mancata presentazione delle liste). E, come ha ricordato il coordinatore regionale Vincenzo Piso, “il dato regionale del Pdl non puo’ essere valutato senza tenere conto dell’esordio di forze nuove come Fratelli d’Italia, che sono legate alla nostra coalizione e nelle precedenti elezioni militavano nel nostro partito”.

Il primato del Pd e del Movimento 5 Stelle si rispecchia anche nella divisione dei municipi, dove lasciano piantare bandierine al Pdl solo nel XVIII e XX (20,55% e 25,06%). Nei restanti altalena con veri e propri picchi democratici nei municipi XI e XVI e III (35,4%, 36,13% e 35,2%), mentre i grillini vanno fortenel VII (tra il 19,20% del voto di lista e il 22,9% del voto al listino del candidato presidente), nell’VIII (tra il 21,6% e il 25,6%) e nel XIII (tra il 22,7% e il 26,6%). (fonte: Dire)