Luci spente al cimitero. Da due settimane

2 marzo 2013 | 12:00
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Luci spente al cimitero. Da due settimane

A vuoto le segnalazioni dei cittadini al custode e le telefonate fatte all’Acea. Calpestati così persino i diritti dei defunti

Il Faro on line – Da due settimane parte del vecchio cimitero è al buio, e a nulla sono valse le lamentele dei cittadini verso il custode così come non hanno avuto esito neanche le telefonate fatte all’Acea. In via Portuense c’è un’intera colonna spenta, e non è l’unico problema. Ma più che la notizia in sé, la cosa che proprio non va è la difficoltà di risolvere anche piccoli problemi che diventano inutilmente insormontabili prevaricando i diritti degli utenti e mortificando il rapporto tra cittadini e istituzioni, qualunque esse siano. In più c’è quel retropensiero per cui nessuno si muiove, “tanto è così che va…” che da queste colonne intendiamo denunciare senza tregua.

Ognuno faccia il proprio mestiere con coscienza. 1) Il custode segnali formalmente la cosa, anche se non è di sua stretta competenza. Non c’è bisogno di avere un singolo numero di utenza nel momento in cui il problema è generale. E comunque ci sono gli uffici comunali di riferimento ai quali fare rapporto. 2) L’Acea smetta di far rimbalzare gli utenti da un numero telefonico all’altro; quando il problema viene segnalato dovrebbe essere automatico e immediato l’intervento. Già il fatto che nel cimitero alcune colonne siano da due settimane al buio è troppo. 3) Il Comune attivi meglio il suo sistema di controllo e interfacciamento con i dipendenti, che devono – sottolineo devono – segnalare ciò che non va per permettere agli uffici preposti, ai dirigenti e agli assessori, di poter intervenire celermente.

La luce cimiteriale è la cartina di tornasole di questa Italia che non va, dove nessuno ha mai una responsabilità diretta, dove i cittadini non sanno mai con chi devono parlare, dove ognuno non fa mai un passo oltre quello che gli spetta per contratto (e talvolta anche qualche passo in meno). Tutti parlano di diritto, nessuno di doveri. Quei doveri che la pubblica amministrazione, o chi fornisce un servizio pubblico, ha rispetto ai diritti del cittadino, troppo spesso ignorati.
Angelo Perfetti