Pesce spada, da oggi vietata la pesca

2 marzo 2013 | 04:00
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Pesce spada, da oggi vietata la pesca

Controlli della Guardia Costiera di Torvajanica sul rispetto delle norme 

Il Faro on line – L’Ufficio Locale Marittimo di Torvajanica ci fa sapere che da oggi sino al 31 marzo compreso, e dal primo di ottobre fino al 30 novembre incluso, è fatto assoluto divieto di pescare, in maniera diretta o accidentale, detenere, trasbordare e sbarcare esemplari di pesce spada nel Mar Mediterraneo. Questo veto annuale, imposto con Decreto Ministeriale il 28 febbraio u.s. dal Dipartimento delle Politiche competitive, della qualità agroalimentare e della pesca – Direzione Generale della pesca marittima e dell’acquacoltura, è stato posto in attuazione del piano di gestione dello stock di pesce spada stabilito dall’Iccat, l’organismo internazionale che mira alla tutela e alla protezione dei grandi pelagici.

Difatti è proprio durante questi mesi che il pesce spada novello di dimensioni molto inferiori a quelle consentite dalle vigenti disposizioni normative nazionali (inferiore a 140 cm), migra in banchi nelle acque del mediterraneo avvicinandosi sotto costa, diventando preda di pescatori incoscienti ed irresponsabili che, che nella totale illegalità, catturano e mettono in commercio tali specie ittiche (di dimensioni che non superano i 40 – 50 cm). 

Alcuni pescatori di frodo riescono a pescare esemplari di pesce spada allo stato giovanile di circa 1.5 – 2 Kg. Così facendo favoriscono l’impoverimento della specie ttica in quanto, come confermano importanti studi scientifici, viene pescata più velocemente di quanto riesca a riprodursi.

La Guardia Costiera di Torvajanica ci comunica che aspre sono le sanzioni per chi pesca e commercializza tale specie ittica durante il periodo di fermo, ma anche per chi acquista e quindi detiene novellame di pesce spada. Si passa dalla sanzione pecuniaria di 4.000 euro e sequestro delle specie ittiche al riferimento all’Autorità Giudiziaria nel caso di mera detenzione di novellame di pesce al di sotto delle taglie minime, e questo  indipendentemente se il trasgressore sia il venditore o l’acquirente. “L’attività di controllo da parte dei militari di questo Ufficio Locale Marittimo – assicura il comandante Falato – sarà costante e tenace, con tolleranza zero, su tutto il territorio di competenza, e non si limiterà ai soli titolari degli esercizi commerciali (pescherie,ristoranti ecc…) ma anche all’utenza, che acquistando specie ittiche di dimensioni inferiori a quelle consentite, e nello specifico di pesce spada, compie azioni penalmente rilevanti, incentivandone la cattura da parte dei pescatori di frodo. Mi auguro che, attraverso la mancanza di domanda da parte degli acquirenti insieme ai controlli di polizia operati lungo il territorio, si possa scoraggiare il fenomeno della pesca illecita a tutela delle risorse ittiche”.