“Appalti nel caos, sono anni che l’associazione Civiltà segnala”

4 marzo 2013 | 03:56
Share0
“Appalti nel caos, sono anni che l’associazione Civiltà segnala”

Mauro Porcelli: “Dove sono i report di chi ha il dovere di controllare ex legge?”

Il Faro on line – Da Mauro Porcelli, presidente dell’associazione Civiltà, riceviamo e pubblichiamo. “La nostra associazione sono mesi che evidenzia gestioni approssimative e dubbie di taluni servizi che stanno portando Ardea nel degrado più assoluto. Decine di articoli puntuali che anticipano il “punto di nonritorno” di una situazione  gestionale di un territorio al collasso. Migliaia di giovani disoccupati e senza prospettive future, grazie ad una gestione amministrativa “imbarazzante ed incapace”. Decine difamiglie senza pane, grazie a società che gestiscono pubblici servizi e che dovrebbero garantire chi lavora, mentre di fatto non gli pagano lo stipendio da mesi. Servizi igienici da Capitolato che non è datosapere in quale Comune vengono svolti, come la pulizia stradale in base ad un elenco preciso di vie del territorio sulle quali, dopo accurate verifiche in situ, non sembrano affatto essere passati mezzimeccanici addetti allo spazzamento. Piazzole per i cassonetti per evitare il percolare di rifiuti liquidi altamente tossici, o rendiconti dei materiali riciclati da decurtare sulle spese delservizio ai cittadini. Spiagge sporche, pulite solo in “occasioni” o per bonifiche. Tanti gli appelli, nessuno risponde, eppure sono soldi dei cittadini.

E’ bene puntualizzare – prosegue la nota – che quando si pagano i canoni,sono compresi tutti i servizi da Capitolato e quindi, si pagano anche quelli che ipoteticamente non vengono svolti. Dopo tre anni di segnalazioni e di silenzi, vediamo che qualcuno si è accorto di unservizio inefficiente e di un porta a porta “scarso” e allargato a zone non previste. Nessuna autorizzazione, quindi, e nessuna indicazione a togliere i cassonetti. Sono le stesse cose che noichiedevamo da anni. Come le bonifiche che sono costate chissà quante centinaia di migliaia di euro e nessuno ha spiegato con quali procedure di appalto si è proceduto ad affidare il servizio. Proprioieri abbiamo fotografato via Pavia e l’isola ecologica “che non c’è”. Tonnellate di rifiuti ed un sospetto scarico di rifiuti speciali misti a terreno sulla aree limitrofe all’isola ecologica (vedi foto) . A fare la guardia a questo scenario indecente, solo una grossa pantegana (foto).

“La cosa che sconvolge, dopo anni di silenzi e di servizi non eseguiti, è la ventilata ipotesi di interruzione di pubblico servizio verso quegli operai che non vengono pagati da mesi. Vuoi vedere adesso chela colpa è di chi lavora gratis? Abbiamo sentito diversi di loro e non possiamo non chiedere all’Amministrazione perchè solo oggi ci si accorge di talune problematiche. Una fretta sospetta, stantel’evidenza dei fatti protrattisi e segnalati nel tempo.  Perchè solo oggi si parla di due milioni da pagare per servizi “mai richiesti”. Perchè solo oggi ci si accorge di cassonetti eliminati senzaautorizzazione.

“Dove sono i report di chi ha il dovere di controllare ex legge? Allora la domanda la facciamo noi e la giriamo anche alle Autorità competenti, affinché vogliano verificare chi era deputato al controlloe non l’ha fatto, rispondendo ai sensi dell’art. 328 comma 2 cp: computo dei servizi igienico /ambientali non effettuati durante le mensilità, documentati e decurtati dai canoni;elenco dei costi di acquisto delle piazzole e nuovi cassonetti, mai avvenuto ( articolo 03.03.2013 ), prova della decurtazione dai canoni; elenco mezzi utilizzati per lo spazzamento stradale dall’iniziodell’appalto con allegati report debitamente firmati dagli autisti ad ogni singola uscita; elenco ordinanze bonifiche e relazioni allegate; elenco dei verbali elevati per la presenza di discariche in zona NuovaFlorida, Banditella, Nuova California e lungo mare, giustificanti l’adozione di provvedimenti contingibili ed urgenti – rivalsa su responsabili; corrispondenza probante le diffide alla azienda/e appaltatrice,durante l’intero periodo di affidamento.

“Questo – conclude Porcelli – è quanto chiediamo pubblicamente venga reso noto, affinché i cittadini possano sapere come vengono spesi i loro soldi in luogo di un servizio che inquieta per inefficienza e modalità. Capitolato alla mano e stando alle segnalazioni che ci pervengono, i servizi non resi e/o non richiesti e/o danni conseguenti, possono aggirasi sul 30% dell’intera somma con un danno a l’immagine per l’intera città. Giusto sarebbe il rimborso di somme, una volta quantificate, da decurtare sulla tassa a favore del cittadino. Registriamo favorevolmente la presa di coscienza da parte del nuovo assessore all’ambiente convinti che le problematiche riscontrate siano state inviate alle competenti autorità, non ultima la Procura Regionale della Corte dei Conti. Dopo questo, il crollo di soffitti nelle scuole per lavori recenti, tonnellate di asfalto messe in opera con le buche piene d’acqua emolto altro, i cittadini hanno il diritto di sapere chi sono i responsabili di tanto degrado con le conseguenti azioni di recupero delle somme verso che ha gestito la pubblica amministrazione indecentemente”.