Discariche, ora Sottile punta su Roma Sud

6 marzo 2013 | 22:29
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Discariche, ora Sottile punta su Roma Sud

Summit con Alemanno. Ma Clini non sarebbe dā€™accordo

Il Faro on line ā€“ Sulla ruota di Roma torna a girare laā€™pallinaā€™ della discarica. Dopo il decreto Clini, che puntavatutto sullā€™aumento dei poteri al commissario Sottile per favorire il completo trattamento dei rifiuti romani, della raccolta differenziata e lo sblocco delle autorizzazioni ferme (soprattutto quelle degli impianti di compostaggio) e cosiā€™depotenziare la necessitaā€™ di trovare un altro ā€˜bucoā€™ dove mettere la spazzatura di Roma, il tema della ricerca del sito che raccogliesse lā€™eredita di Malagrotta (in scadenza il 10 aprile per il ā€˜tal qualeā€™ e il 30 giugno per i rifiuti trattati) sembrava essere stato accantonato.

Infatti, la ricerca di un accordo sui tre tmb (Viterbo, Albano e Colfelice) individuati per trattare una quota dellā€™immondiziadi Roma che i quattro impianti di trattamento della Capitale non riescono a lavorare, le indagini del Noe (inviati dal ministro Clini), il blocco del decreto ministeriale stabilito dal Tar e il successivo sblocco ordinato dal Consiglio di Stato hanno dominato lā€™attivita di commissario, ministro ed enti. Ma nel frattempo le ricerche di unā€™alternativa a Malagrotta non si sono mai fermate.

Se eā€™ vero da una parte che il progetto dellā€™impianto nelle cave di Monti dellā€™Ortaccio (proposto dal Colari dellā€™avvocatoManlio Cerroni) gode dellā€™Aia rilasciata da Sottile (seppur a determinate condizioni), eā€™ vero anche che quella decisione del commissario sta per passare attraverso le forche caudine del Tar.

Il 20 marzo la prima sezione del Tribunale amministrativo regionale decideraā€™ il da farsi sulla richiesta di sospensiva diquellā€™Aia avanzata dal Comune di Roma (cā€™eā€™ anche un ricorso del Codici).Ā Cosiā€™ il lavoro del commissario non si eā€™ fermato e sul suo tavolo sono arrivate due proposte, entrambe collocabili a Roma sud, in particolare nel quadrante Laurentino-Ardeatino. La prima,secondo delle indiscrezioni raccolte dallā€™agenzia Dire, riguarda la possibilitaā€™ di utilizzare delle cave attualmente autorizzate per il conferimento di rifiuti inerti, precisamente le terre discavo della metro C. I proprietari avrebbero chiesto alcommissario di convertire quellā€™autorizzazione in unā€™altra che consentirebbe di ricevere rifiuti. Lā€™altra ipotesi, peraltro datata, eā€™ quella della Solforatella, targata Cerroni che, incaso di bocciatura dellā€™Aia al Tar, rischia seriamente di restare fuori dalla partita discarica.

Ieri Sottile, stando a quanto apprende lā€™agenzia Dire, haavuto un contatto telefonico con Alemanno in occasione di cui gliavrebbe sommariamente illustrato la sua soluzione e successivamente ci sarebbe stato un incontro tra i due. Tutto deciso? La prossima discarica di Roma saraā€™ nel quadrante sud della cittaā€™? Niente affatto. Percheā€™ va tenuto nel debito contola contrarietaā€™ del ministro dellā€™Ambiente, Corrado Clini, allā€™ipotesi di realizzare unā€™altra discarica a Roma. Per il numero uno del dicastero di via Colombo la strada maestra resta sempre quella che vede come prioritaā€™ il riciclo e riuso dei rifiuti, lā€™aumento della raccolta differenziata, la valorizzazione energetica dei rifiuti e solo in ultima istanza lā€™uso della discarica.

Pertanto la realizzazione di unā€™altra Malagrotta o simil tale viene vista da Clini come un modo di continuare a gestire la questione secondo vecchi schemi e non considerando la discaricacome il luogo dove gettare quellā€™immondizia residua che non puoā€™ essere oggetto di differenziata neā€™ trattata neā€™ impiegata nei termovalorizzatori. Clini ha piuā€™ volte ribadito che se ci siatterraā€™ a quanto disposto nel suo decreto non saraā€™ necessariofare una nuova discarica e quindi eā€™ pronto anche ad azioniclamorose se qualcuno dovesse deviare da quella rotta. Lā€™incarico di Sottile scade a giugno, resta da verificare se quel giorno Clini saraā€™ ancora ministro dellā€™Ambiente o magari se ne occuperaā€™ da direttore generale del dicastero.Ā (Mtr/ Dire)

E intanto il Codici impugna il provvedimento su Monti dellā€™Ortaccio

Codici ha impugnato il provvedimento delcommissario delegato per il superamento dellā€™emergenza ambientaledi Roma e provincia, Goffredo Sottile. Tale provvedimento haconcesso lā€™autorizzazione integrata ambientale al consorzioColari per la realizzazione di una discarica per rifiuti specialinon pericolosi in localitaā€™ Monti dellā€™Ortaccio, nel comune diRoma Capitale.
Ā  Ā Lā€™associazione, spiega una nota, ā€œha impugnato ilprovvedimento per i gravi danni alla salute che comporta ladiscarica di Monti dellā€™Ortaccio, le condizioni di salubritaā€™della Valle Galeria infatti sono critiche. In base a quantoappena detto il provvedimento di Sottile andrebbe contro ilprincipio di tutela della salute e quello di precauzione sancitodalla Comunitaā€™ europeaā€.
Ā  Ā I cittadini di Valle Galeria, continua il comunicato, hannoripetutamente segnalato lā€™anomalia di malattie e morti cheavvengono nel loro territorio, sia per il particolare tipo dipatologie che per le percentuali di mortalitaā€™. Il Codici, dasempre impegnato nel tema dei rifiuti e della tutela ambientale,ha anche avviato una campagna denominata ā€˜Azione collettivapopolare per le morti sospette in Valle Galeriaā€™, per tutelaretutti quei soggetti che subiscono le conseguenzedellā€™inquinamento della zona. Lā€™area di Valle Galeria ā€œeā€™fortemente inquinata, come documentano le analisi dellā€™Arpa Lazioe dellā€™Ispraā€. Tale inquinamento ā€œeā€™ la causa di svariatiproblemi alla salute per la popolazione locale. A confermarlo larelazione epidemiologica effettuata dalla Aslā€.

Ā  Ā Ćˆ alta, scrive ancora il Codici nella nota, lā€™incidenza digravi patologie tra la popolazione, come malattie bronchiali,alla tiroide, alle vie respiratorie, allergie. Altrettantopreoccupanti sono, per via del numero in costante crescita e perlā€™incidenza decisamente piuā€™ alta rispetto al resto della cittaā€™,le morti per tumore alla vescica, ai bronchi, ai polmoni. Laā€grave situazione sanitaria eā€™ certamente riferibile allecondizioni di insalubritaā€™ ambientale in considerazione del fattoche liā€™ sono ubicati la discarica piuā€™ grande dā€™Europa,Malagrotta, una raffineria e un gassificatore, i quali tutticoncorrono a determinare gravi situazioni di pericolo perlā€™ambiente e la salute dei cittadiniā€.

Ā  Ā Il provvedimento del commissario Sottile ā€œnon fa altro cheperpetrare una gestione di rifiuti fallimentare e nociva perlā€™ambiente e per i cittadiniā€. Per questo motivo il Codici haimpugnato tale provvedimento, ā€œin modo da impedire lā€™aggravarsidi una situazione ambientale giaā€™ molto criticaā€.
Ā  Ā ā€œSi consideri che nella zona insiste giaā€™ una raffineria e uninceneritore di rifiuti ospedalieri, oltre alla piuā€™ grandediscarica europea- commenta Marisa Barbieri, responsabile Codici-La relazione epidemiologica sui terreni di Malagrotta haevidenziato una maggiore incidenza dei tumori alla laringe edella vescica e di malattie allā€™apparato circolatorio nellepersone che abitano nelle vicinanze della discaricaā€.