“Chiediamo le dimissioni del sindaco Di Fiori”

8 marzo 2013 | 16:42
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“Chiediamo le dimissioni del sindaco Di Fiori”

Le critiche del Partito di Rifondazione comunista: “In Comune un gruppo dirigente chiuso su se stesso”

Il Faro on line – “Il perdurare di questa indegna gestione politica, drammatica e a tratti comica del comune di Ardea, è il quadro esatto dello smarrimento ideologico in cui versa il nostro paese. Non abbiamo più commenti o polemiche da fare, ma semplici domande”. E’ quanto si legge in un comunicato stampa a firma degli esponenti del circolo di Rifondazione Comunista di Ardea che chiedono alcuni chiarimenti.

“Ci spieghino questi amministratori cosa intendono fare di questa città, se non si è risolta ancora la vicenda dei pagamenti ai lavoratori del sociale e con loro altri lavoratori, se nessuna risposta è in grado di dare il sindaco, chiediamo  di intervenire all’assessore di competenza, che dica o faccia qualcosa per salvaguardare il suo settore, ma quanti sono i comuni in queste condizioni?”. 

“Da quanto non si convoca un consiglio comunale? Dobbiamo pensare che non c’è niente da dire? Quali interventi o migliorie sono state apportate alla città? Se ci si guarda intorno,il nulla, a parte qualche leccata di catrame in vie strategiche. Il sito istituzionale serve solo ad informare la cittadinanza su come pagare le varie tasse comunali quelle tasse con cui sperano di tirare avanti, senza uno straccio di programmazione o peggio ancora senza un progetto di indotto lavorativo che tirerebbe fuori i nostri giovani dall’emarginazione lavorativa”.

“Quello che passa dai giornali locali è solo una continua tarantella di nomine e incarichi, utili forse a tenere a galla qualcuno, ma di certo non vitali per il buon andamento della città. Cosi’ come ci si aspetta dai cittadini un impegno serio per il pagamento dei tributi, è doveroso ricambiare con un impegno fattivo, le tante promesse elettorali restano un ricordo, ma a questo punto non ci interessa più, l’unica è liberare Ardea da questi meccanismi oscuri che continuano ad umiliare la città”.