Vinto il ricorso al Tar in difesa delle lavoratrici precarie degli asili nidi Comunali di Fiumicino

9 marzo 2013 | 09:13
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Vinto il ricorso al Tar in difesa delle lavoratrici precarie degli asili nidi Comunali di Fiumicino

Toussan (Ugl): ā€œUna battaglia vinta contro tutto e contro tuttiā€

Il Faro on line ā€“ Il Tar del Lazio condanna il Comune di Fiumicino accogliendo il ricorso delle educatrici precarie. Ā ā€œAvevamo ragione ā€“ afferma Ā Michela Toussan, Segretario Provinciale di Roma UGL delle AutonomieĀ ā€“ contro tutto e contro tutti (anche contro le altre sigle sindacali). Dopo numerosi tentativi conciliativi ci vedemmo costretti, unico sindacato, a ricorrere al Tribunale Amministrativo in difesa dei diritti delle lavoratrici precarie del Comune di Fiumicino, che a detta del Comune avrebbero dovuto produrre delle certificazioni mediche costosissime e non dovute. Sulla base di questa illegittima pretesa da parte dellā€™amministrazione, come sancito dal Tar del Lazio (Sezione Seconda Bis) con la sentenza n.02348/2013, le lavoratrici era state private del loro diritto agli incarichi a tempo determinato, di fatto sottraendo loro il posto di lavoro.

Secondo il Tar ā€“ prosegue il comunicato ā€“ non solo lā€™imposizione da parte del Comune era immotivata, ma si ĆØ prefigurato ā€œun vizio di violazione di legge con riferimento allā€™art.3 legge 241/1990ā€, nonchĆ© il ā€œvizio di eccesso potere per contraddittorietĆ  e contrasto con il bando pubblico e violazione del principio di buona fedeā€.Ā Solo in questo modo lā€™Amministrazione ĆØ stata indotta a rivedere la sua anacronistica e discriminatoria posizione di rifiuto che nel tempo era stata avvallata anche dalle altre sigle sindacali, incredibilmente sorde di fronte a una cosƬ palese ingiustizia.La tenacia delle lavoratrici e la forte volontĆ  della Segreteria Provinciale di Roma dellā€™Ugl delle Autonomie con il validissimo supporto dellā€™Avvocato Raffaella Dalena e dellā€™Avvocato NicolĆ² Zito hanno portato a positiva conclusione una vicenda che si trascinava ormai da troppo tempoā€.