Senza fissa dimora, interviene il Comune

11 marzo 2013 | 15:41
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Senza fissa dimora, interviene il Comune

Paliotta: “Stiamo cercando soluzioni ma non è facile. Il problema è presente da tempo in tutte le realtà urbane”

Il Faro on line – “Il problema dei senza fissa dimora è difficile da affrontare nella sua complessità, sia organizzativa che economica e, proprio per questo motivo, in questi giorni si è svolta una riunione di tutte le persone che, a titolo volontario o istituzionale, si occupano di fornire assistenza”. Con queste parole il sindaco di Ladispoli, Crescenzo Paliotta, è intervenuto sulla questione sollevata dagli organi di stampa. 
“Stiamo cercando soluzioni – ha proseguito Paliotta – ma non è facile. Il problema dei senza fissa dimora è presente da tempo in tutte le realtà urbane e nelle aree metropolitane. E’ ulteriormente aumentato negli ultimi anni perché la drammatica crisi economica ha costretto in strada anche italiani, oltre agli stranieri rimasti senza lavoro e senza casa. A differenza di altri comuni dove il problema è stato ignorato a Ladispoli sia le istituzioni, sia il volontariato che la Caritas hanno creato una strategia per cercare di alleviare la sofferenza di chi spesso è costretto a dormire all’aperto. In occasione della nevicata del febbraio dello scorso anno sono stati aperti i locali che si trovano sotto il cavalcaferrovia per evitare che molte persone rimanessero all’addiaccio”.

“Da allora il Comune, la Caritas, il Consiglio comunale dei giovani e altre associazioni di volontariato – ha continuato Paliotta – hanno collaborato per fornire assistenza, cibo, indumenti, coperte e medicine. Da quanto si è visto e letto nei giorni scorsi alcune formazioni politiche hanno pensato bene di strumentalizzare questa delicata situazione. Sono le stesse persone che non hanno mai fatto nulla a favore delle persone senza fissa dimora e sono le stesse forze politiche che hanno sempre disprezzato ed attaccato persone che tentano disperatamente di difendere la loro dignità, oltre che la loro vita fatta di stenti. Se non avessero il rifugio attuale – ha concluso Paliotta – i senza fissa dimora dormirebbero tra i canneti lungo il fiume o sotto il ponte di via Claudia e via Roma. Il Comune e i volontari stanno cercando una soluzione al problema, loro stanno cercando più voti alle prossime elezioni”.