“Ostia, sedi giudiziarie a rischio”

12 marzo 2013 | 15:00
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“Ostia, sedi giudiziarie a rischio”

Notturni: “Subito l’elenco degli immobili”

Il Faro on line –“Tutto tace. A cominciare dal municipio dove il presidente Vizzani, quotidianamente assorto a ‘fare i conti’ data la mancanza di maggioranza in consiglio, e dal comune, con il sindaco e l’assessore Bordoni, delegato al litorale ed ex presidente del XIII municipio, che se ne infischiano se il nostro territorio perderà le tre sedi giudiziarie, baluardo di giustizia per un territorio così critico e a rischio criminalità. Tutto questo è inaccettabile!”. Lo denuncia, in una nota, Giulio Notturni, rappresentante di Cambiare davvero del municipio XIII.   

“Per quanto riguarda l’ufficio del giudice di pace basterebbe una formale lettera di impegno del sindaco al mantenimento delle sede”, sottolinea l’esponente politico. “Per il tribunale la questione è più complicata: occorre reperire una struttura comunale dove trasferire la sezione distaccata di Ostia del tribunale ed ottenere una proroga di cinque anni alla sua soppressione, in modo da avere il tempo di intervenire nella sede parlamentare per chiederne il suo mantenimento”.     

“La proposta, dunque, consisterebbe nell’individuare una sede di proprietà del Comune di Roma idonea al trasferimento di tutti e tre i presidi giudiziari del XIII municipio, compresa la sede dell’Ufficio notificazioni esecuzioni e protesti così da creare una vera città della giustizia che tuteli i diritti di tutti i cittadini del territorio. Perchè questa inerzia? Dov’è la difficoltà? Se il municipio e il comune non sono in grado di fare una proposta, rendano almeno pubblico l’elenco degli immobili di proprietà comunale nelle disponibilità del municipio. Ci penseremo noi – cittadini, associazioni forensi, forze politiche – a fare una proposta e a trovare una sede che risponda ai requisiti”.     

“Ci sembra un atto dovuto, nell’interesse di tutti, operatori del diritto e fruitori del servizio giustizia. Municipio, Comune di Roma, se ci siete, battete un colpo… O almeno rendete pubblico questo benedetto elenco!”.