Bollette idriche,  l’Ato si oppone

14 marzo 2013 | 18:59
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Bollette idriche,  l’Ato si oppone

Il Faro on line – L’assemblea dei sindaci Ato (Ambito Territoriale Ottimale) ha deliberato di presentare opposizione contro il ricorso al Tar del Codacons contenente la richiesta di diminuzione delle bollette idriche del 50%, a fronte del consumo ridotto provocato dall’entrata in vigore della direttiva europea che ha fissato a 10 microgrammi litro il limite massimo di arsenico consentito nelle acque potabili. Tuttavia la riduzione della bolletta a carico dei cittadini resta un obiettivo condiviso da tutti. Pertanto con il Codacons saranno avviati incontri per quantificare l’ammontare della cifra e poi richiedere un intervento finanziario della Regione volto a coprire i costi.

“Il Codacons – ha spiegato il presidente della Provincia e dell’Ato Marcello Meroi – solleva un problema legittimo ma sbaglia ad addossare le responsabilità. Non è contro le Amministrazioni comunali che va intrapresa l’azione legale anche perché, nel caso in cui da parte dei giudici venisse riconosciuto il diritto al rimborso del 50% delle bollette pagate, questo comporterebbe il dissesto finanziario per i Comuni. Alla fine sarebbero sempre i cittadini a rimetterci con conseguente aggravio del carico fiscale. L’opposizione avverso il ricorso diventa dunque obbligatoria per i Comuni chiamati in causa, ma ciò non significa che non si possa discutere con le Associazioni dei consumatori e trovare insieme una soluzione condivisa. Io credo che si possa individuare una cifra adeguata tenendo conto naturalmente del disagio che stanno vivendo i cittadini costretti a prelevare l’acqua alle fontanelle. Quindi se non è ipotizzabile una riduzione del 50%, si può comunque stabilire una cifra congrua. Tuttavia – tiene a precisare ancora Meroi – questa operazione non potrà gravare né sui bilanci dei Comuni né tantomeno su quelli della Talete, ma dovrà essere la Regione a farsi carico della copertura dei costi. E’ infatti della Regione la responsabilità per i mancati interventi di dearsenificazione che hanno comportato l’obbligo da parte dei sindaci di emettere le ordinanze di non potabilità delle acque”.

L’assemblea dei sindaci ha dunque ratificato unanimemente la proposta del presidente Meroi che la prossima settimana chiederà un incontro al neo presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti per discutere di questa questione e del futuro dell’Ato di Viterbo. Saranno inoltre promossi incontri con il Codacons e le altre Associazioni dei consumatori impegnati nella battaglia per la riduzione delle tariffe: “Una battaglia che, al di là degli schieramenti politici ci trova tutti d’accordo – ha spiegato Meroi – siamo tutti sulla stessa barca, Provincia, Comuni e cittadini e non è facendo la guerra fra di noi che si possono risolvere i problemi. Spero che con il dialogo e la collaborazione si possa raggiungere un’effettiva unità d’intenti superando la diatriba legale e soprattutto individuando insieme soluzioni realmente utili ed efficaci”.