Ardea, un territorio conteso… tra le carte

16 marzo 2013 | 16:40
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Ardea, un territorio conteso… tra le carte

Licenze edilizie, proprietà… tutto ruota attorno aun documento firmato dal Presidente della Repubblica ma mai adottato dal Catasto

Il Faro on line – I tristi fatti di Pomezia che hanno portato – a seguito -dei provvedimenti emessi dal G.I.P. del Tribunale di Velletri, il dirigente del Comune di Pomezia e il titolare dello studio di architettura agli arresti domiciliari mentre le loro collaboratrici sono state sottoposte al regime dell’obbligo di dimora nel comune di residenza con l’accusa che correggevano e sostituivano progetti già approvati dal Consiglio comunale, fanno tornare alla mente di tanti cittadini di Ardea la vicenda dei confini tra Pomezia ed Ardea lungo la via Pontina Vecchia, dove esiste ciò che è il territorio del comune di Ardea ma catastalmente – al Nuovo Catasto Terreni – risulta ancora riportato nel comune di Pomezia.

Nel territorio del comune di Ardea al confine con quello di Pomezia furono rilasciati permessi a costruire per ben novantamila metri cubi tra commerciale, industriale e civile abitazione; a nulla è valsa la denuncia del capitano Aldo Secci confortata dalla relazione del valente, scrupoloso e preparatissimo architetto Vincenzo Diana che con carte alla mano firmate addirittura dall’allora  Presidente della Repubblica  che definiva su carta chiaramente i confini tra Pomezia e Ardea (quest’ultima  divenuto nel 1970 comune autonomo).  L’inchiesta fu affidata al più noto dei P.M. nei comuni rutuli-pometini,  il Dott. Giuseppe Travaglini, che affidò ai carabinieri della giudiziaria di Pomezia le indagini. I militi inviarono  un dettagliato fascicolo, ma fino ad oggi la cittadinanza non ha mai saputo il risultato delle indagini.

Ora i cittadini di Ardea  chiedono la definizione della denuncia presentata dalla municipale di Ardea al fine di definire il territorio di giurisdizione, il che significa, da parte del comune di Ardea, poter esigere le tasse su quelle terre. A sollevare il problema fu l’allora presidente del consiglio comunale Policarpo Volante oggi consigliere comunale dell’Udc, conoscitore dei confini ma soprattutto della planimetria firmata dall’allora Presidente della Repubblica, documento che non lascia dubbi.
Luigi Centore