Necessità monumentale nel paesaggio dell’abbandono 

16 marzo 2013 | 04:00
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Necessità monumentale nel paesaggio dell’abbandono 

Giovedì 21 marzo alle 17 incontro con l’architetto Beniamino Servino 

“Necessità monumentale nel paesaggio dell’abbandono”, questo il tema della conferenza che l’architetto Beniamino Servino terrà presso l’aula consiliare Fausto Ceraolo giovedì 21 marzo a partire dalle ore 17. All’iniziativa, organizzata dalla Consulta del Decentramento dell’Ordine degli Architetti di Roma e Provincia di Cerveteri-Ladispoli con la collaborazione del Comune di Ladispoli, prenderanno parte oltre all’architetto Servino, il sindaco Crescenzo Paliotta e l’architetto Enza Evangelista consigliere dell’Ordine degli Architetti di Roma.

La conferenza sarà introdotta dal critico di architettura ed editore, Emmanuele Jonathan Pilia, e moderata dal delegato del Decentramento, Antonietta Villanti.Da sempre interessato alle relazione tra paesaggio e abuso, Beniamino Servino, ha sviluppato negli anni una potente riflessione sul senso dei luoghi dell’abbandono e dell’abuso. Una riflessione tesa all’intervento diretto, all’azione sul territorio e sul paesaggio. 

Un intervento ed un’azione che è tesa proprio all’abbandono del paesaggio. Cosciente che le città parlano la lingua di chi le abita e di chi le ha costruite, la riflessione di Servino non è tesa alla demonizzazione dell’ “abuso”, ma anzi è da qui che occorre ripartire perché queste costruzioni parlano una lingua «non semplificata ma povera, che racconta non il degrado ma l’arroganza di chi non ha storie da raccontare» . Lingua parlata e linguaggio architettonico sono perfettamente sovrapponibili. “ E’ la città del futuro. È la città di tutti contro tutti. Dell’uomo troppo distratto per la rivoluzione”.