“Viabilità, sicurezza a rischio in via di Macchia Saponara”

18 marzo 2013 | 16:30
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“Viabilità, sicurezza a rischio in via di Macchia Saponara”

Il monito del Comitato di Quartiere Acilia Sud: “Strada disseminata di buche. Urgono provvedimenti da parte del Municipio”

Il Faro on line – Buche grandi come voragini, manto stradale completamente dissestato e segnaletica orizzontale, in alcuni casi, completamente inesistente. E’ questa la situazione di degrado in cui versa via di Macchia Saponara. La strada, importante asse di collegamento per ben tre quartieri dell’entroterra lidense come Acilia, Axa e Casalpalocco, da diverso tempo, non riceve alcuna opera di manutenzione.
Durante questi giorni di intensi rovesci, l’arteria è diventata un acquitrino, le macchine sono state costrette a improbabili slalom tra le buche e, per i pedoni, è diventato difficile anche solo attraversarla. Non pochi i danni per automobilisti e motociclisti.

“Sono anni – fa sapere Edoardo Foti del Comitato di Quartiere Acilia Sud – che chiedo che sia effettuata un’opera di manutenzione organica delle nostre arterie. In via di Macchia Saponara, ad esempio, le condizioni del manto stradale hanno registrato un netto peggioramento. E’ necessario che il Municipio intervenga al più presto”.

Da parte sua l’assessore ai Lavori Pubblici del Tredicesimo municipio ha più volte dichiarato di non avere sufficienti fondi per la manutenzione delle strade. Nel frattempo gli interventi effettuati per la chiusura delle buche su alcune vie del territorio si sono dimostrati del tutto inadeguati.

“Il problema – conclude Foti – si ripresenta ogni qualvolta piove. Non basta gettare un po’ di catrame sul manto stradale per risolvere i problemi. Occorrono al più presto serie e radicali opere di manutenzione. Spero, almeno, che si possano creare attraversamenti pedonali sicuri su gran parte delle strade del nostro territorio e mi auguro interventi solerti per via di Macchia Saponara. Dal mio punto di vista, per situazioni gravi come questa, è giusto che i fondi vengano reperiti”. 
Vincenzo Galvani