Arresto di Caltagirone, ecco il castello accusatorio

19 marzo 2013 | 10:00
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Arresto di Caltagirone, ecco il castello accusatorio

Porto di Fiumcino, secondo gli investigatori ā€œle modalitaā€™ con cui il concessionario ha gestito contrattualmente lā€™esecuzione dei lavori, attraverso una catena di appalti esubappalti, presentano molteplici anomalie non spiegabili se non con il tentativo di mascherare intenti fraudolentiā€

Il Faro on line ā€“ Ecco il castello accusatorio che ha portato allā€™arresto di Bellavista Caltagirone. Secondo gli investigatori, ā€œle modalitaā€™ con cui il concessionario ha gestito contrattualmente lā€™esecuzione dei lavori, attraverso una catena di appalti esubappalti, presentano molteplici anomalie non spiegabili se non con il tentativo di mascherare intenti fraudolenti:contratti di subaffidamento stipulati a distanza di un solgiorno lā€™uno dallā€™altro; mancanza, da parte delle societaā€™interessate, delle potenzialitaā€™ strutturali per procedere autonomamente ai lavori; dinamica dei prezzi nei subappaltitale da far siā€™ che, a fronte di un costo ipotizzato per la realizzazione dellā€™opera da parte della societaā€™ affidataria pari a 400 milioni i lavori fossero appaltati, ā€˜chiavi in manoā€™, a soli 100 milioniā€.Ā Ā  Ā 

Le indagini delle Fiamme gialle hanno consentito diappurare una rilevante distrazione di fondi societari ā€“ quantificabile in circa 35 milioni ā€“ a favore per almeno 17milioni di due societaā€™ estere, con sede formale in Cipro, intutto riconducibili a Bellavista Caltagirone, ā€œamministratoredi fattoā€ del gruppo ā€œAcqua Marciaā€. In realtaā€™, ā€œla figura delcostruttore emerge non solo nellā€™ambito del citato grupposocietario ma anche delle imprese del gruppo ā€˜Scaā€™ ā€“ avente quale holding italiana la Servizi Contabili ed Amministrativi srl, controllata da una societaā€™ cipriota, di cui fa parte, peraltro, una societaā€™ inserita nella catena dei subappalti ā€“ tutte formalmente rappresentate da Emanuele Giovagnoliā€, collaboratore di Caltagirone e giaā€™ dipendente di una delle societaā€™ del gruppo ā€œAcqua Marciaā€. Lā€™esigenza di creare un ulteriore gruppo societario, formalmente distinto da ā€œAcquaMarciaā€, ā€œrisiedeva ā€“ sempre secondo gli investigatori ā€“ nella volontaā€™ di evitare problematiche con i cantieri, riconducendole al secondo gruppoā€.

Tra il 2008 e il 2010 sarebbero state sottratte dalle casse delle societaā€™ coinvolte ingenti risorse ricevute dal sistema bancario, successivamente trasferite, in gran parte, nella disponibilitaā€™ personale di Bellavista Caltagirone, utilizzando societaā€™ fittizie in modo da ostacolare lā€™identificazione della provenienza illecita del denaro. Lā€™attivitaā€™ di spoliazione delle societaā€™ in questione eā€™ avvenuta, ad esempio, attraverso bonifici documentalmente giustificati quale corrispettivo di prestazioni di consulenza in realtaā€™ mai ricevute ovvero mediante fraudolente compensazioni di crediti anche generati dallā€™acquisizione di una partecipazione di una societaā€™ del gruppo Sca ad un valoreā€artatamenteā€ ed ā€œeccezionalmenteā€ superiore rispetto a quello effettivo: la societaā€™ in esame, compravenduta al valore di17,5 milioni, a soli 7 mesi di distanza dallā€™acquisto ha avanzato istanza per lā€™ammissione al concordato preventivo.

Per dovere di cronaca ricordiamo che unā€™accusa non equivale ad una condanna, e che neanche lā€™arresto significa che lā€™imputato sia colpevole. CiĆ² verrĆ  dimostrato eventuialmente in sede dibattimentale, lā€™unica nella quale si ā€œformanoā€ le prove e le accuse prendono sostanza, contrastate dalle posizioni difensive.
Ang.Per.