Graux: “Liste senza storia? Cini è in totale confusione”

21 marzo 2013 | 18:15
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Graux: “Liste senza storia? Cini è in totale confusione”

“Dimentica che lui e la coalizione che rappresenta, incapaci di esprimere una candidatura unitaria ed evitare di arrivare spaccati alle amministrative, sono stati costretti a rispolverare un candidato romano”

Il Faro on line – “Come al solito Cini non perde occasione per stare zitto. Sembra che le brutte figure se le cerchi con il lanternino. Definire le tante liste civiche che appoggiano la candidatura di Gonnelli prive di storia, dimostra la totale confusione mentale che il centrosinistra vive. Basterebbe una semplice ricerca cronologica, banalissima, per accorgersi che quei simboli rappresentano un mondo associativo variegato e pieno di vitalità che negli anni ha messo in piedi più iniziative e manifestazioni a tutela del territorio di quante il centrosinistra e Cini abbiano mai realizzato in tutta la loro storia. Quella di Cini sembra la solita storia: quando la volpe non arriva all’uva…”.

Lo afferma il capogruppo del Pdl, Massimiliano Graux che sottolinea: “È curioso che Cini definisca la candidatura di Gonnelli un teatrino, dimenticando che lui e la coalizione che rappresenta, incapaci di esprimere una candidatura unitaria ed evitare di arrivare spaccati alle amministrative, siano stati costretti a rispolverare un candidato romano, messo all’angolo dall’establishmet partitico, protagonista, della sprecopoli regionale insieme a Fiorito, della svendita dei terreni della ex Maccarese tolti di forza ai braccianti per regalarli alla famiglia Benetton. Con un passato da presidente della Regione Lazio dopo il Marrazzo gate, primo firmatario dell’operazione Porto Turistico.

Con la candidatura di Gonnelli, appoggiata da una larga fetta del mondo civile e composta da una squadra under 50, il centrodestra ha dato un netto taglio con le logiche politiche, esprimendo l’intento di decidere la giunta sulla base delle espressioni di voto dei cittadini e non su accordi precostituiti e di spartizione del potere. Prima di parlare Cini ci pensi sempre due volte. Eviterebbe tante, tante, tante, tante brutte figure”.