Sequestrati a Bellavista Caltagirone beni per 145 milioni di euro

21 marzo 2013 | 14:57
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Sequestrati a Bellavista Caltagirone beni per 145 milioni di euro

L’imprenditore era stato artrestato martedì nell’ambito dell’inchiesta sul Porto di Fiumicino

Il Faro on line – I Finanzieri del comando provinciale diRoma hanno apposto i sigilli a beni mobili e immobilinell’esclusiva disponibilita’ del noto imprenditore romanoFrancesco Bellavista Caltagirone, in Italia e all’estero, di valore prossimo ai 145 milioni di euro. Si tratta di uno dei piu’ importanti sequestri, nella forma ‘per equivalente’, mai realizzato dalle Fiamme Gialle. Al fiscoitaliano il costruttore risultava nullatenente, essendo fiscalmente residente in Lussemburgo, mentre i numerosi immobili oggi sequestrati, di assoluto pregio, erano intestati a societa’straniere o nazionali, con mera funzione di schermo. Caltagirone possedeva anche un jet e un superyacht di oltre 70 metri denominato ‘The one’ (da cui il nome dell’operazione), che utilizzava regolarmente per spostamenti personali e vacanze, senza versare nulla all’Erario italiano. 

Le indagini del Nucleo Polizia tributaria della Capitale,coordinate dalla Procura della Repubblica di Roma, hanno consentito di appurare un’imponente evasione fiscale da partedell’imprenditore, martedi’ scorso tratto in arresto nell’ambito dell’inchiesta giudiziaria relativa alla realizzazione del porto turistico di Fiumicino ed attualmente detenuto presso la casa circondariale di San Vittore a Milano.

Dagli accertamenti e’ emerso che il gruppo’Acqua Pia Antica Marcia’, la cui holding capogruppo e’ la ‘SapamSpa’, faceva capo ad una societa’ lussemburghese, a sua voltainserita in una catena di controllo costituita da altre impreseestere con sede in Lussemburgo, Antille olandesi e Liechtensteined avente al vertice un trust con sede a Malta. Parimenti, ilgruppo ‘Sca’, avente quale holding italiana la ‘Servizi contabilie amministrativi’ e formalmente distinto dall’altro gruppo maanch’esso riconducibile a Francesco Caltagirone, era ricompresoin una catena di controllo costituita da imprese con sede inLussemburgo e Cipro, al cui vertice era ugualmente posto untrust, questa volta con sede nelle Isole Vergini britanniche.   

Grazie a numerose perquisizioni locali eseguite nel territorionazionale presso imprese, studi legali e commerciali e abitazioniprivate, erano stati acquisiti molteplici elementi probanti dellariconducibilita’, sia in termini di proprieta’ che di gestione, aBellavista Caltagirone, dei due citati gruppi societari, oltreche delle 45 imprese nazionali e delle societa’ controllantiestere. Le indagini delle Fiamme Gialle di Roma hanno ancherivelato l’esistenza di una miriade di imprese estere,prevalentemente ubicate, oltre che in Lussemburgo, a Cipro, nelPrincipato di Monaco, a Madeira, in Francia ed in numerosi ‘paradisi fiscali’ oltreoceano (tra cui le Isole Vergini britanniche e le Antille olandesi), per lo piu’ utilizzate dall’imprenditore per l’intestazione di beni mobili ed immobili-questi ultimi ubicati sia in Italia che all’estero-nell’esclusiva disponibilita’ sua e dei familiari.    

Gli accertamenti hanno consentito di considerare’esterovestita’ una galassia societaria costituita da ben cinquanta imprese con sede formale non in Italia, conl’attrazione a tassazione in Italia dei redditi dalle stesseconseguiti, pari a circa 600 milioni di euro, cui corrisponde un’imposta evasa, ai soli fini delle imposte dirette, di circa 162 milioni di euro.

A conclusione delle indagini, il giudiceper le indagini preliminari del Tribunale di Roma ha disposto, surichiesta della locale Procura della Repubblica, il sequestropreventivo dei beni che, seppur formalmente intestati a soggetti giuridici italiani o esteri, con funzione di diaframmi interposti, sono da ricondurre alla disponibilita’ di fatto dell’imprenditore. In particolare, sono 23 gli immobili oggetto del provvedimento ablatorio, del valore complessivo di circa 15 milioni di euro, dicui 18 in Italia – tra cui appartamenti, anche di assolutopregio, a Roma, Milano e provincia, Venezia ed una villa adAnacapri – e 5 in Costa Azzurra (Francia).

Tra i beni mobilifigurano, invece, un lussuoso superyacht di 71 metri, battentebandiera di Madeira e del valore stimato di circa 100 milioni dieuro, nonche’ un aereo privato, tipo Falcon, formalmente intestato ad una societa’ lussemburghese, attualmente custodito in un hangar di un aeroporto estero, del valore di circa 30 milioni di euro.   

Per i cespiti situati all’estero sono in corso le procedure rogatoriali per l’esecuzione del provvedimento di sequestro. Rispondono dei reati fiscali, oltre a Francesco Bellavista Caltagirone, diciasette persone, rappresentanti legali delle societa’ ritenute ‘esterovestite’, i cui importi dell’evasione avrebbero superato le soglie di punibilita’ previste dalla normativa penal-tributaria.

Tutti dovranno rispondere anche dell’accusa di associazione a delinquere, essendo emersa l’assegnazione ad ognuno di compiti e ruoli precisi quali la predisposizione delle bozze dei bilanci delle societa’ estere, la loro revisione, funzioni di tesoriere, prestanomi. (fonte: Agenzia DIRE)