“Nessuno scatto rubato. Quel camper lì non doveva starci”

24 marzo 2013 | 03:34
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“Nessuno scatto rubato. Quel camper lì non doveva starci”

Orietta Mariotti: “La mia non è una guerra politica. Ho già denunciato altri episodi, come la banchina lungo il molo. Vivo la disabilità, so quanto sia difficile…” 

Il Faro on line – Sul caso del camper di Montino la polemica non accenna a placarsi. Riceviamo e pubblichiamo una ulteriore precisazione di Orietta Mariotti, consigliera (e non presidente, come scritto in precedenza) della Pro Rett. “Ringrazio il Sig. Fortini per la tempestiva spiegazione che mio malgrado non posso accettare. Non ho l’abitudine di guidare in auto con il cellulare in mano pronto per scattare foto ‘al volo’ (ho difficoltà a fare foto da ferma e con le mani libere figuriamoci mentre guido). Quindi avendo visto il camper parcheggiato ho fatto il giro del palazzo (non ho notato nessuno alla guida) e sono tornata sul posto dove ho prima scattata la foto al camper ancora fermo e non mi sembrava fosse in moto, e poi mi sono allontanata, mi sono appostata (si, si, proprio appostata, non sono nuova a queste cose) insieme a un mio amico che ha materialmente scattato la foto dopo aver atteso qualche minuto. Sinceramente non si è mosso neanche di un centimetro.

Mi dispiace anche per il messaggio che lancia con  questo suo comunicato. ‘Pochi attimi’ sono fondamentali per chi in quel momento sta passando per cercare un posto. ’20 cm’ sono importanti per chi deve aprire un portabagagli per estrarre una sedia a rotelle o per far scendere un disabile di lato (ovviamente nei casi di parcheggi a spina). Purtroppo sono la mamma di una bambina gravemente disabile e le condizioni di mia figlia e il disagio che vive ogni giorno non mi lasciano scelta: la cultura della disabilità (e lo ripeterò fino allo sfinimento) va divulgata e assorbita dalla società e chi è un personaggio pubblico è il primo che deve dare il buon esempio. Questa volta è capitato a voi, mi dispiace, non è una guerra personale.

Non ho mai perso occasione per denunciare altri episodi anche all’attuale amministrazione comunale (come per esempio la nuova banchina lungo il Tevere) quindi non è una questione ‘politica’ la mia. E’ la denuncia di una mamma. Colgo volentieri la sua disponibilità ad un incontro ma la prego di fissarlo per dopo le elezioni. Tendo a diffidare di buoni propositi fatti in piena campagna elettorale. Qualora fosse eletto e se ancora sarà valido il suo invito sarò io per prima a chiederle un incontro per parlare delle problematiche di carattere sociale e sanitarie”.