Il sindaco Mazzola: āI suoi militanti pretendono di filmare il consiglio comunale, quando si rifiutano di parlare con i giornalisti e con chi pone domande e solleva dubbiā
Il Faro on line ā āLa democrazia non deve essere a senso unico. Il Movimento 5 Stelle pretende di filmare il consiglio comunale e poi si rifiuta di parlare con i giornalisti, considerandoli alla stregua di āappestatiā, di confrontarsi con le altre forze politiche e con tutti quelli che pongono domande o sollevano dubbi legittimiā. Lo ha dichiarato il sindaco Mauro Mazzola, in apertura dellāassemblea di martedƬ 26 marzo, per spiegare il divieto di riprendere lo svolgimento dellāassise. āA parte la presenza dei militanti del movimento, sempre piĆ¹ esigua da dopo le elezioni, la mancata autorizzazione a filmare ĆØ un atto dovuto nei confronti di chi ha un modo tutto suo di concepire la democrazia. ā ha detto il primo cittadino ā Il movimento esige infatti chiarezza e trasparenza dagli altri ma non per sĆ©. Evita sistematicamente ogni confronto con lāesterno e con chi al suo interno ha opinioni diverse dal leader, il comico Beppe Grillo, che ogni giorno getta fango addosso sugli altri e contro le Istituzioni. Tale arroganza ĆØ inaccettabile. Hanno eletto deputati e senatori: ora mostrino di che pasta sono fatti e si assumano le loro responsabilitĆ . Il Paese non ha bisogno di uno stato di āguerraā politica permanente, ma di risposte rapide e concrete. Ć comunque nostra intenzione per il futuro filmare i consigli e di creare sul sito istituzionale del Comune un archivio di video consultabile da tutti i cittadiniĀ».
Incara la dose il consigliere Gentili: Ā«I suoi esponenti chiedono trasparenza e poi rifiutano ogni confronto. Giusto dunque non concedere il permesso al Movimento 5 Stelle di Tarquinia di riprendere il consiglio comunale. Un movimento, che si definisce della societĆ civile e che chiede trasparenza, non puĆ² precludere ai giornalisti di fare domande ai suoi esponenti. La trasparenza non puĆ² essere a senso unicoĀ». Lo ha affermato il consigliere comunale del Partito Democratico Marco Gentili, nellāassemblea di martedƬ 26 marzo. Ā«Al consigliere Cesare Celletti e al Movimento 5 Stelle faccio presente che la richiesta di riprendere i consigli va contro lo scenario politico da loro sbandierato. ā ha dichiarato il consigliere Gentili ā La trasparenza non puĆ² essere usata solo quando fa comodo.
Il movimento non puĆ² rifiutare il confronto con i giornalisti. Grazie anche a loro, infatti, oggi sappiamo che il Movimento 5 Stelle ha uno statuto costituito a Genova fra Beppe Grillo, Enrico Grillo, suo nipote, ed Enrico Maria Nadasi, il commercialista. Grillo e suo nipote sono presidente e vice presidente della medesima associazione. Unāassociazione denominata Movimento 5 Stelle che, allāarticolo 5 dellāatto costitutivo, afferma: āIl Patrimonio dellāassociazione ĆØ costituito dalla quota annuale versata dagli associati. Dai contributi volontari di persone fisiche, enti pubblici o privati. Da sovvenzioni dello stato, delle regioni ed enti sovrazionaliā.Ā
Ma gli esponenti del Movimento 5 Stelle non sono contrari ai finanziamenti pubblici per i partiti? Ebbene esiste un atto registrato a Genova, il 18 dicembre 2012, che mette nero su bianco la grandissima ipocrisia politica di Grillo. Senza dimenticare il ānepotismoā. Ci sono tanti giornalisti precari a tre euro lordi a pezzo e prendono come gli operatori dei call center o dei grandi magazzini. Lāatteggiamento del Movimento 5 Stelle, oltre a essere inaccettabile, ĆØ antidemocratico. Grillo deve cambiare strategia politica, perchĆ© non siamo stupidi. Inizi a confrontarsi sui nostri 8 punti e si assuma la responsabilitĆ di dire sƬ o no davanti al Paese. Mi limito qui, perchĆ© potrei continuare con lo stipendio dei ācariā onorevoli del Movimento 5 Stelle. Sono dunque favorevole al divieto di filmare i consigli comunali, sebbene questa cosa mi costi moltissimo, proprio perchĆ© giĆ molto tempo fa feci la proposta di riprendere presentato la medesima propostaĀ».Ā