L’ingorgo… nel cervello

2 aprile 2013 | 07:45
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L’ingorgo… nel cervello

Il Faro on line – Su quanto la vita cittadina e, nello specifico, il traffico veicolare, abbiano raggiunto livelli di stress, è stato detto di tutto e di più; qualcuno potrebbe pensare che sia stato detto di tutto e di più anche sui livelli raggiungibili dall’imbecillità umana, ma in realtà l’infinito (in questo caso quello di Einsteiniana memoria) non è colmabile. Il caso su cui oggi focalizziamo due minuti della nostra attenzione è uno di quelli in cui una palese violazione del Codice della strada cammina di pari passo con un altrettanto palese esempio di idiozia.

Di tutte le situazioni di traffico più esacerbanti, decisamente gli ingorghi rappresentano quella in cui la pazienza e il buon senso vengono messi più a dura prova. Analizzando il fenomeno più da vicino e a mente fredda, appare evidente che in realtà, l’ingorgo si crea perché ognuno ritiene di avere il diritto – che non è disposto a cedere a nessuno – di “passare per primo”; ritenendo tutti di avere lo stesso diritto, succede che si crea un… conflitto di diritti il cui unico risultato è il blocco della circolazione!E se per caso un agente del traffico (quasi sempre un vigile urbano) ha la sfortuna di essere mandato a “sbloccare il blocco”, nessuno pensa che, seppur lentamente, “adesso almeno passano tutti”, mentre tutti si coalizzano nel pensare: “Ah, c’è il vigile, ecco perché non si passa!!!” (dimenticando che l’agente del traffico è stato mandato lì proprio perché gli automobilisti da soli sono incapaci darsi una disciplina).

Ma nonostante tutto ciò, non siamo ancora al culmine dell’imbecillità!Attribuendo forse alle trombe una sorta di potere magico risolutore, capace di dissolvere l’ingorgo, magari facendo apparire sulle auto un paio d’ali o il rotore di un elicottero capace di alzarle in volo o magari di aprire sotto di esse delle voragini ad hoc, insomma capace di toglierle dalle p…arti stradali, ecco che questi fenomeni di intelligenza si attaccano al clacson dando luogo ad un “concerto per trombe da strada” il cui unico effetto, alla fine, è solo quello di rompere del tutto i co…rdoni della pazienza infuocando ancora di più gli animi.

La cosa più assurda è che nonostante l’inutilità sia sotto gi occhi di tutti, il concerto continua rendendo la situazione davvero incandescente e insopportabile.Dicevamo all’inizio che tale esempio di straordinaria str…anezza cammina di pari passo con una palese violazione del Codice della Strada e infatti quest’ultimo, all’art. 156, non solo vieta l’utilizzo della segnalazione acustica all’interno dei centri abitati, se non per motivi esclusivamente legati alla sicurezza stradale e per il tempo strettamente necessario, ma nel citare esempi di abuso fa, tra gli altri, espresso riferimento all’utilizzo del clacson per “protesta nelle code e negli ingorghi stradali”.

Quello che molti ignorano (e ricordiamo che la legge non ammette ignoranza) è che, nei casi peggiori in cui l’uso improprio della segnalazione acustica rechi disturbo alle occupazioni o al riposo delle persone, tale abuso è perseguibile penalmente ai sensi dell’art. 659 c.p.La vera fortuna di certi soggetti, che consente loro di prosperare e continuare imperterriti nella loro opera di scassamento delle parti più intime di ognuno è che, per quanto diffusa, inutile e addirittura nociva, la stupidità non è perseguibile.
Paolo Boncompagni